Caserma "Mario Ceccaroni" - Rivoli (To)


La costruzione della caserma denominata inizialmente “Casermette Funzionali”, risale al 1939.
Nel giugno del 1940, l’Italia dichiara guerra al vicino francese e Rivoli, strategica dal punto di vista geografico, ospita in avvicendamento nelle Casermette di corso Susa, il 30° Reggimento Fanteria, la IV^ Armata ed il comando del 5° Reggimento Alpini in transito verso il confine francese e sempre del 5° Alpini, prima della partenza per la Russia vi era in addestramento il Battaglione Alpini “Tirano”. A seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943, i militari di stanza nelle “Casermette Funzionali” lasciano gli alloggi e la caserma viene letteralmente spogliata dalla cittadinanza.
Dopo l’iniziale periodo di confusione le amministrazioni militari tedesche e le guardie nazionali repubblicane della repubblica sociale prendono possesso della caserma e trasformano, tra il ’44- ’45, i sotterranei ubicati sotto la palazzina Comando in celle.
Il 25 aprile 1945, con l’insurrezione nazionale per la liberazione dello Stato italiano dal nazifascismo, la caserma diventa testimone di una tragedia di massa alloggiando i profughi giunti dai campi di concentramento e successivamente, per quasi un anno, le truppe alleate.
Il 24 marzo del 1950, l’ECA (Ente Comunale di Assistenza) di Torino assume la gestione delle Casermette Funzionali per utilizzarle come ricovero per 157 famiglie istriane (719 persone di cui 210 minori) ospitate inizialmente nella ex scuola elementare Torquato Tasso di Torino, ormai fatiscente. Per la numerosa presenza di minori diventa necessario creare, all’interno della caserma, spazi educativi e ludici, così vengono istituite una scuola e un asilo nido in collegamento con il consultorio materno di Rivoli.
Il 31 gennaio 1952 le famiglie sono trasferite altrove su richiesta del Generale Pialorsi per le nuove esigenze della forza armata. Nello stesso anno la caserma è intitolata al Maggiore di Artiglieria Mario CECCARONI, morto il 16 gennaio 1941 sul fronte greco ed insignito della Medaglia d’Oro al Valore Militare. Dal ’52 fino alla fine degli anni ’70 la caserma diventa sede del 1° Reggimento Artiglieria da Montagna che aveva alle sue dipendenze i Gruppi di stanza a Susa, Aosta, Fossano; in seguito al suo scioglimento, il 1° Reggimento Artiglieria da Montagna è sostituito dal Battaglione Logistico “Taurinense” e dal Reparto di Sanità Aviotrasportabile. Nel 2001, con la riconfigurazione e l’accorpamento del 1° Reggimento Logistico di Supporto “Monviso”, del Battaglione Logistico “Taurinense” e del Reparto di Sanità Aviotrasportabile, si costituisce il 1° Reggimento di Manovra.                                                                               Inizialmente la caserma ospita solo i Battaglioni Rifornimenti e Mantenimento; il 14 luglio 2004 è dislocato anche il Comando di Reggimento e la dipendente Compagnia Comando e Supporto Logistico.

Maggiore Mario Alessandro CECCARONI    (Recanati 1897- Fronte Greco 1941) 3° Reggimento Artiglieria da Montagna, Divisione Alpina “Julia”.
Motivazione della M.O.V.M. alla Memoria
“Addetto ad un comando di Reggimento di Artiglieria Alpina durante due giorni di accaniti e cruenti combattimenti permaneva in un osservatorio improvvisato sulla zona più avanzata e più esposta per meglio osservare e dirigere il tiro. Rientrato al proprio comando sfinito dalla stanchezza trova ancora la forza di offrirsi per ritornare in linea a recapitare ed illustrare ad un comandante di Reggimento di Fanteria un ordine di somma importanza ed urgenza. Espletata la sua missione visto il delinearsi  di una violento attacco nemico ed intuita la necessità del pronto intervento della nostra artiglieria anziché rientrare si faceva consegnare una stazione radio e con questa usciva dalle nostre linee per raggiungere una posizione avanzata e intensamente battuta dalla quale poteva meglio osservare e dirigere i tiri mentre dopo aver messo al riparo il personale radiotelegrafista assolveva sprezzante del gravissimo pericolo il compito che si era spontaneamente imposto rimaneva colpito a morte. Fulgido e vivo esempio di sacrificio e completa dedizione al dovere.”        
Mali Tabajani – Dras e Cais Fronte Greco   14-16 gennaio 1941                                                                 


 


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