Il battaglione alpini Tolmezzo, viene costituito nella cittadina di Tolmezzo in Carnia il 9 maggio 1908 alle dipendenze del 7° rgt alpini (nappina blu) con la 6^ cp. del btg Ceva, la 12^ cp. del btg Borgo San Dalmazzo, la 72^ cp. del btg Gemona.
Il primo ottobre 1909 il Tolmezzo (nappina bianca) assieme al Gemona e al Cividale, (quest'ultimo di nuova formazione) concorrono alla costituzione dell'8° rgt alpini, il cui comando stanziato a Udine viene assegnato al Col. Antonio Cantore. A partire dal settembre 1912 giunge in Libia ed assieme ai btg. Feltre Susa e Vestone, danno vita all' 8° rgt. speciale (chiamato anche"rgt. Cantore"). Il 23 marzo 1913 partecipa al combattimento di Assaba, l'azione che vede impegnata la colonna Cantore è formata da 4 btg. alpini 2 batterie d'artiglieria da montagna e dall' undicesimo rgt. bersaglieri, ha inizio alle 6 e termina alle 12 con la vittoria sui ribelli arabi. Per il comportamento ottenuto durante il combattimento riceve la sua prima medaglia d'argento al valor militare. Durante questa battaglia tra i ribelli feriti vi è una donna che tra gli stracci tiene oltre ad abbondanti munizioni anche un bambino che dopo la morte della madre verrà adottato dagli alpini del battaglione con il nome di Pasqualino Tolmezzo.
Nell'aprile 1913 hanno inizio le operazioni in Cirenaica.
Per la splendida prova data nella giornata di Bracsada e di Ettangi il Tolmezzo riceve la seconda medaglia d'argento al valor militare. il 2 dicembre rientra a Udine dove riceve l'abbraccio festoso di tutta la popolazione friulana. Il 24 maggio 1915 il Tolmezzo con le sue storiche compagnie e la 109^ cp di nuova costituzione si trova schierato nel sottosettore Alto But. tra il 24 maggio e l’11 giugno si vede impegnato in combattimenti sul Pal Piccolo, Pal Grande, e Freikofel opponendo un’accanita resistenza, ricevendo poi il cambio dai reparti della guardia di finanza. Ma all'alba del 14 giugno gli austriaci sferrano un forte attacco alle posizioni del Pal Piccolo mettendo in fuga i militi della guardia di finanza. Il Tolmezzo, ancora in movimento verso le retrovie ,viene dirottato a fronteggiare l'attacco che termina il 16 giugno con la riconquista delle posizioni perdute tranne la cima del Pal Piccolo. Per l'eroismo dimostrato il btg. viene decorato di medaglia d'argento al valor militare. Con lo sfondamento di Caporetto deve lasciare la sua terra d'origine, la Carnia, per raggiungere Perarolo per poi schierarsi sulle posizioni di Col della Berretta e di Col Caprile, assumendo poi nel marzo 1918 la difesa del Passo del Tonale.
Il 7 novembre 1918 il btg. raggiunge Bolzano per essere impiegato in servizio d'ordine pubblico fino al novembre 1920. Su 41 mesi di guerra il Tolmezzo ne trascorre ben 35 in linea, e i suoi uomini hanno meritato due ordini militari di Savoia, due medaglie d'oro, settantanove d'argento e centoquarantatre di bronzo al valor militare.
Nel 1935 l'8°rgt.alpini (quindi anche il btg.Tolmezzo), viene inquadrato nella neocostituita divisione alpina Julia. Il 18 aprile 1939 il Tolmezzo sbarca a Durazzo e raggiunge Puke, dove svolgerà attività di guarnigione ed alpinistica vista la grande somiglianza delle montagne albanesi con quelle friulane, però ancora vergini sotto l'aspetto alpinistico. Il 28 ottobre 1940 i reparti italiani superano i confini greco albanesi, l'obbiettivo della Julia è raggiungere la depressione di Metzovo. Il Tolmezzo ha il compito di proteggere il fianco sinistro del dispositivo divisionale e operando nella zona più alta del Gramos subisce le prime perdite per assideramento.
Dopo i primi 5 giorni di guerra si comincia a risentire della crisi logistica, con la mancanza di viveri e munizioni, e le gravi perdite subite segnano un forte rallentamento dell'avanzata che termina l'8 novembre con l'ordine di ritirata per raggiungere Konitza. A fine gennaio del 1941 i resti del btg. si trovano nella zona di Mavrovo, presso Valona, dove ricevono i complementi per poter iniziare la difensiva venendo schierato sul Golico dove pur con numerose perdite riesce a contrastare i continui attacchi greci. Con la firma dell'armistizio il 23 aprile a Salonicco il Tolmezzo può continuare il movimento in terra greca venendo poi schierato nel Peloponneso alla fine di agosto. A marzo del 1942 il Tolmezzo può finalmente tornare in Friuli, attraverso l'Albania e la Jugoslavia. Nel luglio del 1942 il Tolmezzo deve nuovamente ripartire per il Caucaso, oltre alla 6^, 12^, 72^ compagnia gli viene assegnata la 114^cp armi d'accompagnamento di nuova formazione. Dopo l'arrivo in Ucraina una notizia lascia con grande stupore e malcontento generale gli alpini, i reparti non vengono più impiegati nel Caucaso ma a ridosso del fiume Don, in aperta pianura. Tra il 19 e 23 settembre avviene il dispiegamento a ridosso del Don a destra della 23^ divisione ungherese. Ai primi di dicembre il Tolmezzo deve muovere verso sud a protezione del disposititvo del corpo d'armata alpino con l'ordine di resistenza ad oltranza senza cedere neppure un metro. Dopo lo sfondamento del 13 gennaio 1943, subito dalla seconda armata ungherese il Tolmezzo deve nuovamente muovere prima per cercare di tamponare l'accerchiamento e poi dopo vista l'impossibilità di ricucire le brecce aperte ha inizio la ritirata. I pochi reduci del Tolmezzo a metà marzo possono finalmente partire per l'Italia, dove dopo il periodo nei campi contumaciali e in licenza speciale confluiscono nel mese di giugno nel btg. Tolmezzo bis, costituito all'inizio del 1943 con le reclute della classe 1923. A metà luglio il btg. Val Tagliamento cambia denominazione in Tolmezzo facendo confluire tutto il personale del Tolmezzo bis nel nuovo btg. che a sua volta veniva sciolto. Il reparto viene schierato nella zona di Pulfero con compiti di pattugliamento e rastrellamento. La notte del 26 luglio il Tolmezzo viene allertato e fatto muovere in direzione di Amaro e dello sbocco della Val Fella per sbarrare l'accesso delle truppe germaniche. Il 9 settembre riceve l'ordine di raggiungere lo sbarramento di Magnano in Riviera dove vi rimane fino alla sera del 12, data in cui viene sciolto per i fatti seguiti all' 8 settembre.
Il primo aprile 1946 a Lovaria il Tolmezzo riprende vita (nappina rossa) sempre in seno all' 8° rgt alpini e viene stanziato nelle caserme di Artegna ( c.do btg, 6^ "la bella", 72^ "la cazzuta", 109 ^cp mortai mutata poi in data 1.7.1950 in 114 ^ cp. "la valanga" e ccs) e nella caserma di Tarcento ( 12^ cp "la terribile" ). Dall'ottobre al dicembre 1953 partecipa all'emergenza "T" (Trieste). A marzo 1963 viene inaugurata a Venzone la nuova caserma intitolata al cap. Manlio Feruglio, il btg viene così stanziato c.do di btg, 6^, 72^ 114^ e ccs a Venzone e la 12^ cp a Moggio Udinese.Tra il 1966 e 1967 le compagnie partecipano alla lotta contro il terrorismo alto atesino. Il 30 settembre 1975 l'8° rgt alpini viene sciolto e il btg passa alle dirette dipendenze della brigata alpina Julia, e in occasione della 49^ adunata nazionale degli alpini di Padova riceve la bandiera di guerra. Tra febbraio e aprile 1976 si trova in servizio di vigilanza sulla linea ferroviaria Bologna - Firenze. Il 6 maggio 1976 una scossa di terremoto superiore al 9° grado della scala Mercalli devasta la Carnia e l'Alto Friuli, il btg anche se duramente colpito nelle infrastrutture accorre nel prestare soccorso alla popolazione civile. Con la scossa del 15 settembre il btg si vede costretto a trasferirsi nelle caserme di Paluzza ( c.do di btg 72^, 114^ ccs), Tolmezzo (12^ cp) e Forni Avoltri ( 6^ cp). Per le attività di soccorso alla bandiera di guerra del btg vengono conferite 2 medaglie d'argento al valore dell'esercito. Il 22 dicembre 1987 il Tolmezzo può nuovamente fare ritorno nella nuovissima sede di Venzone.
Dall'agosto 1992 a marzo 1993 partecipa all'operazione " Vespri Siciliani" e proprio durante questo periodo, esattamente il 5 febbraio 1993 presso il comando marina di Augusta viene costituito il 14° rgt alpini con alle sue dipendenze il btg Tolmezzo. Nell'ottobre 1993 alle dipendenze del 15° rgt alpini partecipa alla missione "Albatros" in Mozambico da dove rientrerà nel maggio 1994 meritando una croce d'argento al valore dell'esercito. Prenderà nuovamente parte ai "vespri siciliani" e all'operazione "Riace" nel periodo 1994-95. Parte del personale del btg nel mese di giugno del 1997 parteciperà nuovamente ad una missione fuori area, questa volta a Sarajevo sotto le insegne della SFOR fino ad agosto. Il 1999 per il btg è un anno di grossi cambiamenti, inizia l'afflusso di personale volontario e con la prima metà del 2000 il reparto ha raggiunto l'organico previsto. Nel mese di novembre dello stesso anno, il Tolmezzo riparte alla volta della Bosnia schierando la 6^, 12^ e ccsl a Sarajevo e la 72^ a Rogatica fino a marzo 2001; vi farà nuovamente ritorno dal marzo 2002 fino a luglio. Sempre nel 2002 la 114^ cp armi di sostegno ritorna ad essere cp mortai pesanti perdendo il pl controcarri che con la costituzione della 212^ cp controcarri ereditata dal btg Val Tagliamento confluisce in questo reparto. A luglio 2003 è il turno del Kosovo sotto le insegne della KFOR schierando la 6^, 12^, 212^ e ccsl a Dakovika e la 114^ cp a Decani fino a gennaio 2004. A fine 2004 partecipa all'operazione "Domino" per il controllo del territorio. Nell' estate del 2005 la 6^ e la 12^ cp aggregate al 5° rgt alpini ritornano in Kosovo fino a dicembre. Il 14 ottobre 2005 in seguito allo scioglimento del 14° rgt alpini il btg rientra nelle file del 8° rgt alpini mantenendo in vita solo due delle sue storiche compagnie. Il btg è così composto e dislocato la 6^ cp la bella", la 12^ cp "la terribile", la 115^ cp "la tormenta" ereditata dal btg Cividale e la ccs nella sede di Venzone e la 69^ cp "la fulmine" ereditata dal btg Gemona, 216^ cp "la potente" ereditata dal btg Val Natisone nella sede di Cividale del friuli. Nel periodo novembre 2005 marzo 2006 personale del btg viene impiegato in Afghanistan ad Herat presso il provincial reconstruction team (PRT). Ad agosto 2007 la 6^ cp è nuovamente aggregata al 5° rgt alpini per partecipare alla missione ISAF a Kabul da dove rientrerà a gennaio 2008. A ottobre 2008 tutto il btg meno la 69 ^ cp viene dispiegato ad Herat con la 12^ cp presso il PRT ,la 6^ e 216^ cp presso l'FSB (flying support base - base supporto aereo). La 6^ e 216^ cp con turni mensili sono state impiegate nelle FOB (forward operations base - base per operazioni avanzate)di Bala Murghab e con un turno solo nella FOB di Delaram per la sola 216^ cp. Tutto il btg ad aprile del 2009 può finalmente fare ritorno in patria dopo 6 mesi d'intenso lavoro in territorio Afghano.
Dal 13 al 15 giugno 2008, con una serie di manifestazioni, è stato celebrato a Gemona,Paluzza e Venzone, il centenario di costituzione del battaglione.
Motto: Primo motto "Sic nos non nobis" - Noi siamo così, ma non per noi. "O là o rompi" dall'autunno del 1914
Comandanti: dalla fondazione al 2015
Ten. Col. CAVIGLIA Cesare
Magg. SAPIENZA Luigi
Ten. Col. PIZZARELLO Ugo
Ten. Col. COOP Gioacchino
Ten. Col. BIANCO Arnaldo
Cap. POLACCO Luigi
Ten. Col. BIANCO Arnaldo
Cap. CROCE Giovanni
Magg. CAGNI Giorgio
Cap. TARELLA Angelo
Magg. CAGNI Giorgio
Magg. DELLA BIANCA Alvio
Magg. OSTI Alberto
Magg. CALIGIURI Matteo
1° Cap. PERIN Aldo
Magg. ARTALE Salvatore
Magg. BIANCHINI Bernardo
Ten.Col. LEONARDUZZI Ezio
Magg. TALAMA Giuseppe
Magg. BAZZALE Arpago
Ten. Col. EGIZI Alfredo
Magg. MARIANI Alberto
Magg. REISOLINI Matthieu Felice
Magg. GUANELLA Andrea
Magg. MAUTINO Carlo
Ten. Col. TICCO' Giorgio
Magg. SARADINI Renato
Ten. Col. PEIRANO Luigi
Ten. Col. PORZIO Alberto
Magg. TUDISCO Armando
Magg. SILVESTRINI Athos
Magg. SCUOR Lino
Magg. CESALE Lorenzo
Magg. FERAIORNI Vittorio
Magg. BULIANI Cesare
Ten. Col. BIZZARRINI Arcangelo
Ten. Col. SARACCO Francesco
Ten. Col. RIZZI Antonio
Ten. Col. DI RAFFAELE Marcello
Ten. Col. GRUSOVIN Egidio
Ten. Col. REDI Giorgio
Ten. Col. LIUZZI Tullio
Ten. Col. DONDA Abele
Ten. Col. NIEMIZ Giuseppe
Ten. Col. GRASSELLI Antonio
Ten. Col. ANTONELLI Giancarlo
Ten. Col. SPAGNUT Luciano
Ten. Col. PEPE Giuseppe
Ten. Col. MANNINO Antonio
Ten. Col. ROSSINI Luigi
Ten. Col. FEDRI Claudio
Ten. Col. PLAZZOTTA Paolo
Ten. Col. VACCINO Giuseppino
Ten. Col. FINOCCHIO Oliviero
Ten. Col. BRAGA Giorgio
Ten. Col. DE NART Vittorio
Ten. Col. PRIMICERJ Franco
Ten. Col. MANIONE Giovanni
Ten. Col. PANAIOLI Edoardo
Ten. Col. MATTINA Enrico Attilio
Ten. Col. PIOVERA Andrea
Ten. Col. GATTI Lucio
Ten. Col. GNESUTTA Piero Giovanni
Ten. Col. BIASUTTI Michele
Ten. Col. BERTOCCHI Andrea
Ten. Col. RADIZZA Salvatore Paolo
Ten. Col. SALVADOR Andrea
Ten. Col. MELONI Alessandro
Ten. Col. LAURENCIG Gianmarco