confesso l'ignoranza a quale fatto la foto di Luigi si riferisca. ma dalla data ho pensato che si riferisse all'Africa settentrionale (1^ battaglia di Alamein) quindi da google: www.qattara.it
Ten Col Luigi Fiorentini.
Era al comando del il 52mo gruppo da 152/37 nella area di Quota 33, molto dietro agli avamposti che il 10 Luglio 1942 gli australiani superarono infilandosi tra gli spazi che c’erano tra i battaglioni schierati. (7mo Bersaglieri e Sabratha).
www.qattara.it All’alba dopo una notte di combattimenti gli australiani raggiunsero Quota 33, otto chilometri più ad ovest rispetto al punto da cui la loro incursione era iniziata.
Investirono con il fuoco e con l’acciaio gli schieramenti delle batterie da 152/37 e 149/40
Inizia il caos più totale con alcuni sbandati che in preda al panico scappano un po’ qua e un pò là.
Il Tenente Colonnello Fiorentini e’al centralino telefonico ma non ottiene alcuna informazione se non notizie confuse e in alcuni casi contraddittorie.
Quando riesce dal suo portaordini a sapere la verità decide di lasciare la zona riparata e relativamente sicura della sua postazione al centralino e di partire immediatamente per le batterie che stanno subendo l’attacco.
Armato solamente di una pistola prende un’auto e corre verso le batterie seguito dal portaordini in motocicletta, che però a breve si ferma per un guasto meccanico I due, accerchiati dagli australiani, nonostante rispondano colpo su colpo al fuoco delle armi automatiche con le armi in dotazione, vengono letteralmente sommersi.
Mentre il suo attendente viene immobilizzato il Tenente Colonnello Fiorentini e’invece a terra con una grave ferita all’addome.
Viene trasportato dagli stessi australiani fino ad uno dei due ospedali sotterranei che gli Inglesi avevano costruito già nel 1940. Si tratta di quello che è localizzato a Tell El Alamein poco a sud della stazione ferroviaria (se ne possono vedere ancora le tracce nonostante sia stato fatto crollare subito dopo la guerra ) e qui viene assistito fino alla morte, dal suo autista e dal portaordini.