Comunque più che mulo oserei asino. Cosa dicono gli esperti?
Chissà se il mountaineer, dopo aver bevuto lui, passa il boccaglio al "collega"?
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
A prima vista ho pensato ad un asino ma nonostante la foto sia sgranata mi sembra che il mantello sia piuttosto raso quindi propenderei per il bardotto.
Resta il fatto che muli e bardotti hanno caratteristiche simili tra loro ma diverse dall'asino, che l'esercito li ha sempre utilizzati entrambi e che spesso viene chiamato mulo anche il bardotto (probabilmente c'erano meno bardotti nei rgt. a. mon., che avevano bestie di taglia maggiore per i carichi superiori da portare)
Ma le menti eccelse, che scimmiottano volentieri quello che fanno gli altri, hanno capito prima di tutti che non era più necessario "passeggiare" con i muli...
Ten. Francesco Papi
5° a. mon.
Gr. Bergamo
32^ btr.
A proposito di bardotti: pare che, stando a colui che sembrava intendersene come ho detto qui sopra, in Art. Mon. il mulo porta testata fosse in realtà solitamente un bardotto, in quanto di taglia inferiore al mulo. La taglia inferiore avrebbe favorito, riferisco, il carico e lo scarico di quella parte dell'obice, la più pesante e di difficile maneggio.
Lorenzo ha scritto:Asino o bardotto che sia, il tizio ha la toppa della 10th Mountain Division americana.
Tutto si può dire degli americani fuorchè che non abbiano senso pratico...
Mah... sai la 10th si è guadagnata delle figure di me**a epiche all'inizio della campagna in Afhanistan. Praticamente erano messi peggio dei nostri professionals in confronto al medio Btg Alpino Najone.
Pare che adesso invece l'addestramento, serio, sia ripreso e che quindi le cosa vadano meglio. Ma all'inizio la divisone il Mountain lo portava come ricordo della vera 10a della IIGM più che altro.
Secondo me, oltre a un pragmatismo proverbiale non hanno la puzza sotto al naso.
Non sono provinciali, non devono dimostrare niente a nessuno.
Se i muli li hanno visti nella IIGM, e non li hanno usati perché potevano farne a meno e per la loro supremazia tecnologica, quando servono, dopo un paio di missioni andate male, si fanno la loro bella riunione, decidono e poi scatta l'organizzazione.
I nostri tromboni, invece devono far vedere che "adesso" l'EI è efficente, funziona. E quindi inorridiscono al pensiero che se uno li vede con i muli possa pensare che sono gli unici supporti logistici che il nostro esercito ha.
Provinciali, appunto.
In "Azione Immediata" McNab racconta che nel'addestramento "basico" dei SAS, furono portati da una vecchina esperta di botanica, che gli tenne una lezione nella sua serra di casa. Così come una lezione sulla sopravvivenza la tenne un pescatore di frodo.
Noi no, spolveriamo il nostro pentium 100 Mhz, 600 Mb HD e 80 MB RAM e poi andiamo a cercare uno che ci presti il dischetto, mentre in ufficio tutti chiudono alla svelta il sistema per il super enalotto. Però abbiamo informatizzato tutto.