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Massimo Btg.Tiràno
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Cupole corazzate Gruson

Secondo alcune pubblicazioni risulta che queste cupole, di cui allego foto, furono installate in fortificazioni italiane ma non so esattamente dove (forse sulla linea del Tagliamento?); qualcuno ne sa qualcosa o ha notizie o materiale da mostrare? Considerata l'epoca di fabbricazione mi sembrano proprio interessanti e chissà  che fine hanno fatto!
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Gio
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Queste pubblicazioni non citano l'epoca di utilizzazione da parte italiana?
Mi sembrano improponibili anni 50 e 60 e poi,sul Tagliamento,mi sembra aver capito di istallazione di piccole ed economiche e pure vecchie postazioni. Queste saranno vecchie ma non certo di istallazione economica e veloce.E pure il calibro...non certo standard.
Non mi stupirei di nulla però anche perché,all'inizio, è stato posto in opera di tuttoe sarebbe pure interessante trovarne.
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bat64
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In ogni caso ottima documentazione.

Ciao.
Saluti,
Bat64
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cavalli
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erano in uso sulle fortificazioni italiane del fine 800 a quanto ne so furono smantellate dopo il la grande guerra e non più usate nella ns, fortificazione.
la max trid.
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ma ... Grusòn ... era un veneto ? :shock:
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(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
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cavalli
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ha quanto ne so francese!
la max trid.
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Massimo Btg.Tiràno
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Queste cupole furono installate in fortificazioni costruite in Italia, Austria, Germania, Belgio, Olanda.
In effetti si tratta di materiale piuttosto antico (se ancora fosse esistente sarebbe protetto dalla Legge di tutela dei Beni Culturali) e la documentazione che ho allegato risale esattamente al 1880; quindi queste cupole furono messe in opera negli ultimi anni del 1800. Ma in quali località  italiane? In pubblicazioni degli anni 1930 ho letto di forti italiani costruiti presso il Tagliamento e tra questi era citato quello di Latisana. Personalmente ricordo di avere visto nel 1992 un forte incluso in un'area addestrativa del Btg. Alp. Vicenza presso Codroipo e so che ne esistono altri sia in Veneto sia in Friuli.
I principi di costruzione di queste cupole, formate da scudi assemblati come si vede nelle figure sopra allegate, furono basati sulle esperienze effettuate dal 1869 al 1874. Gli scudi erano fabbricati in ghisa fusa e indurita.
Dopo la fusione gli orli degli scudi erano modellati in modo tale da potere essere applicati precisamente sui bordi degli scudi attigui; gli interstizi tra gli scudi venivano riempiti colando zinco fuso.
La relazione tra l'energia del proietto avversario cui la corazza doveva resistere era calcolata dalla formula:

d = 0,12 4√ mt.

nella quale:
d è lo spessore in metri del metallo; mt. è l'energia del proietto in dinamodi.
Perciò nel caso di un cannone da 28 cm., considerata l'energia di 7500 dinamodi, lo spessore opportuno della corazza risultava essere di 85 cm.
Come si vede nella fig.1, queste cupole contenevano artiglierie montate su affusto retrattile, che potevano sparare esponendo la volata in misura limitata; le esperienze dimostrarono che dopo lo sparo il cannone, nel caso del calibro di 15 cm., tornava automaticamente in batteria impiegando 5 secondi.
L'elevazione del pezzo era data da uno stantuffo inserito in un cilindro riempito di glicerina, la cui pressione era prodotta da una pompa a mano o da un accumulatore: lo stantuffo di quest'ultimo veniva sollevato comprimendo con una pompa a vapore la glicerina contenuta dal cilindro. Facendo comunicare tramite appositi rubinetti il cilindro dell'accumulatore con quello dell'elevazione si otteneva l'alzo dell'arma; poiché il cilindro di elevazione si muoveva con l'affusto, il tubo di connessione con l'accumulatore era formato parzialmente da una tubatura scorrevole che seguiva il movimento dell'affusto. Un solo accumulatore poteva muovere vari cannoni e poteva anche ruotare la cupola: un accumulatore richiedeva la decima parte del tempo necessario alle pompe a mano per brandeggiare un cannone.
Sarebbe interessante quante cupole di questo tipo furono realmente installate in Italia e dove (e magari che fine hanno fatto). Non so di dove fosse Gruson ma mi posso informare; comunque all'epoca fu citato in riviste francesi dove si parlava di cupole corazzate e opere difensive.
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L'origine veneta di Hermann Gruson era solamente una battuta.

Nacque nel 1821 a Magdeburg, discendente di una famiglia di origini francesi emigrata nella regione nel 17° secolo dopo una delle tante guerre di religione.

Nel 1855 aprì la sua prima fabbrica di costruzioni meccaniche con annessa fonderia. In breve si fece un nome e negli anni '60 iniziò la produzione di corazze.

Negli anni '70 fornì alla Regia Marina due [mega] cupole corazzate armate con cannoni Krupp da 400/30 che vennero installate sull'isola Palmaria ed a Taranto (http://www.collegio.geometri.sp.it/NOTI ... ultura.pdf), seguite da numerose altre installazioni in cupola corazzata di vario calibro per fortezza cui si riferiscono i disegni postati.

Nel 1891 lasciò la direzione dell'azienda (assorbita due anni più tardi da Krupp) dedicandosi ai suoi interessi nel campo delle scienze naturali, che proseguì sino alla sua sconparsa avvenuta nel 1895.
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Enrico 70
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I Forti di Codroipo

I Forti citati da Massimo nella zona di Codroipo appartengono allo stesso sistema fortificatorio realizzato a Latisana, ovvero la "Fortezza Basso Tagliamento", divisa in due settori: il primo a Codroipo a protezione della testa di ponte ed il secondo a Latisana. I Forti furono ultimati nel 1909-10 ma furono disarmati nel 1915, visto l'avanzamento del fronte italiano sull'Isonzo e la necessità  di pezzi d'artiglieria. I due forti che si trovano a Codroipo sono gemelli : uno si trova a Rivolto e fu riutilizzato fino a poco tempo fa (l'area é ancora cintata ma non è più zona militare essendo stata rilevata dal Comune di Codroipo e data in concessione ad un'associazione avi-faunistica) come polveriera ma anche come area addestrativa - poligono (forse Massimo si riferisce a questo forte) mentre l'altro si trova a Beano splendidamente sprofondato (e nascosto per bene!) in una rigogliosa vegetazione ed é ben visitabile, anch'esso fu utilizzato come polveriera e deposito per la vicina base aerea di Rivolto, a quell'epoca risale l'aggiunta di una gabbia-Faraday di protezione e la copertura dei pozzi per l'artiglieria. Erano armati con 6 pezzi da 149 su cupola corazzata di tipo "S". Non risulta siano state utilizzate quel tipo di corazze ma la questione si può approffondire....
Comunque si può trovare qualche altra utile informazione su questo sito :
http://www.fortificazioni.net
Se qualcuno volesse farsi un giro dalle mie parti io sono dispostissimo a gite guidate sulle due teste di ponte : quella del 1910 e quella degli anni 60-70 realizzata sempre a cavallo di quel ponte, il Ponte della Delizia.
Ciao a tutti !
Enrico
"Per Aspra Via ad Aspra Meta"

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