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Gio
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I militari spesso si attribuiscono storie di altri che, passando di bocca in bocca e da scaglione a scaglione, si sono amplificate a dismisura.
E' altresì vero che in mezzo secolo presso quel cofine sono passati migliaia e migliaia di militari (Jolly fai una stima) e spesso la realtà  supera di gran lunga la fantasia. Sarebbe interessantissimo conoscere aneddoti ma non il solito cinghiale che in polveriera ci ha fatto scaricare il fal.
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Buriasco
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:D :D Eh! Eh! oppure il soldato che si è sparato durante la guardia sulla 3a altana di tutte le caserme del Friuli :lol:
Mariner
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un saluto a tutti, e complimenti per la meticolosita' con la quale riportate alla luce luoghi e storie quasi dimenticati. Il tema relativo alle fortificazioni postbelliche nel FVG mi interessa, perche' da piccolo mi appiccicavo regolarmente al finestrino ogniqualvolta si passava accanto a "quegli strani capannoni" o quelle botole nascoste...immagino capirete. :D

per quel che riguarda le storie di confine, ho vissuto per un certo periodo nella zona di Trieste, non lontano dal confine e mi pare che molte storie di "raffica alle spalle" o sequestro di persona per sconfinamento, siano un po'esagerate. Certo, in passato qualcuno ci ha anche lasciato la pelle, ma per contro si hanno molti riscontri di pacifica convivenza lungo la linea di demarcazione: nella zona di Muggia vi erano persone da parte italiana che preparavano il caffe' per offrirlo ai graniciari, scambiando magari 4 parole... un mio amico, da bambino ha sconfinato (inizio anni 80) involontariamente raccogliendo dei funghi nel settore di Malchina ed e' stato riaccompagnato a casa dopo le necessarie verifiche tra personale italiano e sloveno del piccolo valico di II.categoria per capire da dove venisse (buon senso). Io stesso mi ricordo che ancora nel 91, proprio poco prima che incominciasse il finimondo in Yugoslavia, poteva capitare di poter dare un passaggio in auto ai giovani graniciari armati di mitra (PPSH russi, se non ricordo male)che facevano autostop per non dover scarpinare sino alla caserma distante qualche Km. Ovviamente non si facevano vedere: quindi venivano presi a bordo "dopo la curva" e sbarcati un po' prima del paese, in modo da non aver noie con i superiori.

Faceva un certo effetto guidare la Panda della mamma per andare a fare benzina(ero fresco di patente) accompagnato da due ragazzoni con bustina, giberne e mitra...ah, gioventu'!

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