Tenente Eugenio Garrone


Di Luigi e Maria Ciaudano, nacque a Vercelli il 19 Ottobre 1888 e morì all’ospedale militare di Salzburg (Austria) a seguito di ferite il 7 Gennaio 1918. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Torino, nel 1910 entrò per concorso nella carriera amministrativa del Ministero della Pubblica Istruzione. Cittadino esemplare, acceso interventista, ottenne dopo aver subito un’operazione chirurgica di essere dichiarato idoneo al servizio militare e si arruolò volontario insieme al fratello Giuseppe negli alpini per partecipare alla guerra. Nominato Sottotenente di Milizia Territoriale ed assegnato al 3° Rgt Alpini.Istruttore reclute a Moncalieri sino ad aprile 1916, nel maggio raggiunse il Btg “Exilles” in Vallarsa cimentandosi nelle prove più ardue.Il 10 Settembre combattendo sul Coston di Lora fu decorato di Medaglia di Bronzo al Valore.Il successivo 9 Ottobre, sul Pasubio, comandante della 6^ sezione mitragliatrici, riportò una grave ferita ad una spalla e fu ricoverato in luogo di cura.Dopo un breve corso sciistico a Courmayeur, in attesa di tornare al fronte fu istruttore reclute a Pinerolo sino al aprile 1917. Guarito ritornò in linea sul Carso assegnato al 3° Btg , 11^ compagnia, 3° plotone del 265° Rgt di Fanteria “Lecce”. Il 23 Maggio 1917 durante la decima battaglia dell’Isonzo, col grado di Tenente (con anzianità dicembre 1916), combattè a Dosso Faiti, meritando una Medaglia d’Argento al Valore. Il suo desiderio di ritornare negli alpini fu esaudito ed ottenne di essere riassegnato nel Luglio 1917 al suo vecchio Battaglione, dal quale passò in ottobre al “Tolmezzo” come subalterno nella Sesta compagnia comandata dal fratello Giuseppe. Il 14 Dicembre al Col della Berretta (zona del Grappa) mentre incitava i suoi alpini alla resistenza venne colpito al petto da una pallottola di mitragliatrice.Dopo lotta accanita fu fatto prigioniero e mentre coi pochi superstiti si avviava al posto di medicazione vide morire il fratello , già gravemente ferito, travolto dallo scoppio di una granata. Trasportato il giorno dopo all’ospedale di Salzburg morì il 7 Gennaio 1918. Le corrispondenze dal fronte dei fratelli Garrone furono raccolte e pubblicate come “Lettere e diari di guerra 1914-1918” . La sorella Margherita sposa di Luigi Galante, ottenne in loro memoria di aggiungere il cognome da nubile a quello del marito,nacque così la dinastia dei Galante-Garrone. Sono dedicate agli eroici fratelli vie a Torino e Vercelli, inoltre una scuola ad Ostia Lido (Roma) inaugurata il 21 Aprile 1934 ed il gruppo ANA omonimo sono a loro intitolati.

Alla sua memoria fu concessa con R.d. del 2 Giugno 1921 la Medaglia d’Oro al Valor Militare: “Nonostante la precedente riforma, partì volontario di guerra e pieno d’entusiasmo e di fede fu costante esempio di valore, di sacrificio e di emulazione fra i soldati che lo amarono come fratello.In ogni discorso, in ogni lettera rivelò tutta la sua anima di eroico giovane che non compì azione se non prodigiosa.A Coston di Lora a Dosso Faiti, in violenti e micidiali combattimenti si dimostrò valorosissimo trascinatore di uomini. A Col della Berretta, agognando ardentemente alla vittoria, caduto gravemente ferito, con fervide invocazioni animò i suoi alpini alla resistenza e non volle abbandonare il fratello ferito ed il terreno di lotta, sul quale venne fatto prigioniero.Morì in ospedale austriaco ammirato dagli stessi nemici. Coston di Lora, settembre 1916, Dosso Faiti, maggio 1917, Col della Berretta, 14 dicembre 1917”.