Ciao a tutti, ritorno sul forum grazie a un sollecito dell'admin
Ho letto il libro di colui che fu il mio Comandante di Reggimento dopo aver anche assistito alla presentazione a Udine.
A parte i diversi refusi di stampa che denotano la troppa velocità con cui è stato redatto il testo, cui si aggiungono alcune imprecisioni storiche - mi dispiace, è così - vi ho ritrovato lo stile e il modo di essere propri dell'autore. Aneddoti di vita militare come tanti e considerazioni senza troppi giri di parole su scelte controverse, come la sospensione della leva.
Del mio Comandante conservo un buon ricordo. È tuttavia il ricordo di un semplice Alpino VFA, poi caporale, in 12 mesi di servizio prestati in una caserma che, grazie a Lenzini, aveva una qualità della vita medio-alta (ho visitato diverse caserme alpine in 12 mesi: nessuna era all'altezza della "Francescatto" di Cividale).
Ritrovo in alcuni post la repulsione per Lenzini e il suo libro che ho riscontrato parlando con "addetti ai lavori" a margine di alcune manifestazioni alpine. Nessuno di questi però si è sbottonato più di tanto, ho solo intuito si trattasse di qualcosa legato al suo servizio in tempi non molto recenti... credo siano storie abbastanza diffuse, che Radio naja propaga, perchè spesso chi vi alludeva - sempre senza scendere nei particolari - non aveva l'età per esser stato in servizio all'epoca ipotetica in cui tali misfatti si sarebbero svolti. Il mistero per me rimane tale.
Se qualcuno volesse dare delucidazioni...