Capo Teulada mi è stato detto da un mio attuale collega che militò (un po' prima di me) nel 73° btg. f.arr. Lombardia (caserma Radaelli di Latisana, poco prima della chiusura).
Altro non so: mi doveva portare delle foto, cosa che non ha poi fatto. Personalmente, non ho più insistito e non lo farò nemmeno più.
Il poligono militare di Capo Teulada collabora con le Forze terrestri presenti in Sardegna (Brigata Sassari) e offre supporto alle unità in addestramento e supporto logistico-operativo alle unità Alleate.
In particolare, il poligono assicura ogni anno l'addestramento di circa 300 volontari per renderli idonei ad ogni tipologia di impiego operativo in patria e all'estero, supportando le Brigate in approntamento per operazioni internazionali.
Il poligono è suddiviso in quattro aree addestrative - Alfa, Bravo, Charlie e Delta - e in una zona di installazioni permanenti che fa capo alla Caserma S. Pisano.
Il poligono Alfa
ha carattere pianeggiante, è percorribile da ruotati e cingolati e consente lo svolgimento di attività a livello di Gruppo Tattico, attività di aereocooperazione, di schieramento di artiglierie e di aviolancio.
Il poligono Bravo,
contiene al suo interno il poligono di tiro per armi individuali e di reparto di Portu Tramatzu, ed è costituito da un'area collinosa ed accidentata, percorribile da ruotati e cingolati, che consente lo svolgimento di attività con armi di reparto, mortai, mitragliatrici, nonché lo schieramento di artiglierie.
Il poligono C,
costituito da un costone collinoso e da una zona pianeggiante, permette lo svolgimento di attività a fuoco di Complesso Minore, lo schieramento di mortai, l'impiego di unità anfibie nonché attività concernenti la scuola di tiro per Missili filoguidati.
Il poligono D, infine,
è costituito da una penisola interdetta al transito dei mezzi e delle persone per la presenza di residuati esplosivi di cui al momento non è stata effettuata la bonifica. Tale poligono viene utilizzato come zona di arrivo per colpi di mortaio ed artiglierie, per missili filoguidati, per sganci di emergenza di aerei e per tiri navali contro costa e bombardamenti aerei.
Nel tratto di mare prospiciente al Poligono, si trovano le cosiddette aree di sgombero a mare all'interno delle quali, in prossimità della costa, vi è un'area permanentemente interdetta, che, in collaborazione con le autorità locali, si sta cercando di ridurre sensibilmente, allo scopo di limitarne gli effetti sul territorio.
Anche al fine di rendere accessibile il citato tratto di mare, la NATO Undersea Research Centre (NURC), sta svolgendo, una ricerca con strumenti acustici, magnetici e ottici per scoprire e classificare gli ordigni presenti sul fondale marino. I risultati delle misure acustiche, magnetiche ed ottiche saranno trasferiti in una banca dati geografica (GIS) della Marina Militare.
La foto dell'opera tratta dal sito del 91° Corso AUC SMAlp è effettivamente relativa al poligono di Rivoli Bianchi (UD): Per quel che io vidi, esso aveva due opere addestrative: una è quella visibile nella foto; l'altra, situata a quota inferiore, era quella dotata di due torrette M26 enucleate.
1^ Cp. AUC Scuola Militare Alpina.
5° Rgt. Alp.
Btg. Alp. Tiràno.
Btg. Alp. L'Aquila.
Btg. Alp. Morbegno.