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wintergreen
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Articolo su alpini tedeschi

Sul numero di dicembre di RID c'è un servizio interessaste sulla 23 brigata alpina tedesca.
Il punto più simpatico riguarda l'esistenza in organico di una compagnia salmerie con 54 tra cavalli e muli.
Non avrei mai pensato che, in un esercito tecnologico come quello tedesco ci fosse ancora spazio (operativo! non per mantenre una tradizione) ancora per gli sconci!.
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Federico
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Eh si, caro Wintergreen.

La cosa raprresenta un'ulteriore conferma di come si facciano le cose nel nostro Esercito (che, a ben vedere e ad onor del vero, non è che uno specchio di ciò che accade nel Paese di norma): la regola senbra essere quella di chiudere la stalla quando sono scappati i buoi, cioè essere sempre in ritardo, credendo però di essere dei precursori.

Le Truppe Alpine Italiane, credo che non avessero nulla da imparare da nessuno in questo campo (il trasporto someggiato), tanto che le teorie su cui era basato per le nostre Brigate Alpine veniva studiato all'estero.

Aggiungo che anche Austria e Svizzera, che io sappia, hanno tutt'ora dei reparti di trasporto Someggiato, e, come nel caso tedesco, non solo per conservare una tradizione storica (sulla falsa riga della Batteria a Cavallo di Milano - Voloire - per intenderci). La loro utilità , dato il numero comunque esiguo di personale ed animali, sta nella conservazione di capacità  operativa e nell'addestramento del personale.

Anche il Corpo dei Marines mantiene in vita un "Mule Packing Course" (corso che, stando al nome, dovrebbe insegnare ad imbastare e a caricare un Mulo), la cosa è invece assente nella 10th Inf. Div. (Mountain), ad ulteriore riprova del fatto che l'aggettivo "Mountain", in realtà , ha più un valore commemorativo che altro.

Non ne sono sicuro, ma credo che anche i Francesi abbiano mantenuto qualche cosa di simile. Non so nulla sulle FF.AA. dei Paesi dell'est, ma credo che anche li il trasporto someggiato non sia scomparso del tutto come da noi.

Gli USA, poi, ed addirittura le loro Forze Speciali, sono ricorse a questo tipo di trasporto durante le operazioni in Afghanistan, a riconferma del fatto che si tratta di attività  ancora attuali, limitate magari, ma non defunte.

Solo da noi si è pensato di eliminare tutto, di non conservare nulla, e nemmeno come mantenimento di tradizioni/storia.

Emblematico.

Ciao
Art. Federico
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axtolf
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E' esistito, per breve tempo, la sezione storica salmerie dell'esercito. Aveva sede a Belluno in caserma D'Angelo. A un certo punto hanno chiuso baracca e burattini e hanno venduto i muli (Vi ricordate che ne avevamo parlato a suo tempo?).

(devo ancora comprare RID, non ho neanche finito quello di novembre accidenti).

Nelle nostre forze armate sembra che ci sia qualche malattia che impedisce di conservare qualsiasi cosa che non sia piu' in servizio, sia cose, mezzi, navi, animali. Poi quelle poche volte che si fa sono solo i malati come noi a interessarsene...
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Luigi
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axtolf ha scritto:Nelle nostre forze armate sembra che ci sia qualche malattia che impedisce di conservare qualsiasi cosa che non sia piu' in servizio, sia cose, mezzi, navi, animali. Poi quelle poche volte che si fa sono solo i malati come noi a interessarsene...
Non è vero.
Ad esempio, ogni anno sfilano, il due giugno, rappresentanze montate della Cavalleria e dell'Artiglieria a cavallo.
Quindi, per qualcuno i soldi per conservare degnamente tradizioni e memorie ci sono.
Per altri, no.

Se mi è permesso poi esprimere un commento su "fratello mulo", chi, come i tedeschi, ha già  il necessario, può anche permettersi gli optionals.
A noi manca tutto, a partire dai soldati...
Mandi.
Luigi
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axtolf
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Ho paura, caro Luigi, che non sia sempre questione di soldi, ma anche di mentalità .
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Lorenzo
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axtolf ha scritto:E' esistito, per breve tempo, la sezione storica salmerie dell'esercito. Aveva sede a Belluno in caserma D'Angelo. A un certo punto hanno chiuso baracca e burattini e hanno venduto i muli (Vi ricordate che ne avevamo parlato a suo tempo?).

(devo ancora comprare RID, non ho neanche finito quello di novembre accidenti).

Nelle nostre forze armate sembra che ci sia qualche malattia che impedisce di conservare qualsiasi cosa che non sia piu' in servizio, sia cose, mezzi, navi, animali. Poi quelle poche volte che si fa sono solo i malati come noi a interessarsene...
Io li ho visti, proprio quelli.
Ero alla Salsa nel settembre'92. Poi una domenica sono tornato dalla licenza e non c'erano più...

:cry:
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Nel museo del 7° era presente anche il bando originale della loro messa all'asta.
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sesule
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Re: Articolo su alpini tedeschi

Sono questi?

http://www.youtube.com/watch?v=jW8AyvHO ... ure=relmfu

sarò nostalgico ma vedere giovani d'oggi che curano e operano ancora con questi spledidi animali mi fa venire un groppo in gola!
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Re: Articolo su alpini tedeschi

Posso permettermi di riaprire e proseguire il discorso di questo splendido topic...?

MI è piaciuta la risposta di Luigi, che ho pronunciato "fratello mulo"..

Ora, (un pò per riallacciarmi al discorso), se guardiamo lo stato dell'arte degli eserciti europei ho notato (ma penso sia palese) che la Germania è sempre stata innovativa nel settore armamenti...

Prodotti come il "Leopard" o adesso i sommergibili classe 212 sono stati ben accolti anche in Italia e costruiti su licenza da noi (mio padre ha lavorato in Iveco per 30'anni e ne ha viste di barre di torsione dei Leopard..)..

Quindi è giusto pensare che il Mulo sia un opzional alquanto gogliardico... ma attenzione... Nel quadro tattico delle operazioni terrestri (e l'Afganistan fa scuola), i "ciucchini" afgani si sono rivelati molto utili la dove, i potenti mezzi tecnologici non arrivano... e sono stati usati (mi sembra) anche dal SAS inglese per operazioni di infiltraggio...
Logico quindi pensare che in un epoca tecnologicamente avanzata come la nostra ci si chieda se vale la pena ancora di investire su armamenti intelligenti...

In italia, (e qui spezzo una lancia a favore del belpaese) abbiamo un patrimonio di produzione armamenti di tutto rispetto...
Facciamo qualche esempio.. Oto Melara.. ha costruito (e produce ancora), cannoni navali automatici che tutte le marina del mondo ci invidiano... e adottato in molte unità navali estere... (si veda ad esempio il 76'' compatto ultrarapido, o il 127'' automatico in grado di sparare munizionamento intelligente a lunghe distanze),.. oppure la Beretta... industria storica della Val Trompia.. che ha "umiliato" la Colt" americana (e non è cosa da poco)

Poi c'è (purtroppo) la Valsella che produce mine anti uomo tra le più micidiali mai concepite da mente umana, e che molti eserciti(americano compreso), hanno adottato... dico purtroppo perchè ne sono vittime spesso i bambini..

Ad oggi la produzione del "LINCE" sembra aver suscitato l'interesse dell'esercito russo... che lo sta valutando...
E mezzi come il CENTAURO, che persino gli americani si sono stupiti di come vada bene e sia un'ottima piattaforma per armi di grosso calibro...

Poi c'è l'opposto :shock: ... abbiamo tenuto in linea L'F 104 (lo spillone) oltre la sua vita operativa... ed in campo navale ci stiamo svegliando adesso...
E tutto questo alle spalle dei Nostri poveri muli....

Forse... ma la mia è una riflessione personale,.. li abbiamo radiati troppo presto.... :wink:

ciaooo
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Re: Articolo su alpini tedeschi

Due aggiornamenti
La Valsella non produce più mine dal 1994 e nel frattempo è anche fallita e poi riconvertita al civile.
http://en.wikipedia.org/wiki/Valsella_Meccanotecnica
I Lince sono già in Russia: hanno partecipato alla sfilata del 9 maggio sulla Piazza rossa
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... 5235.shtml
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Re: Articolo su alpini tedeschi

grazie della dritta Wintergreen...

Dopo il fallimento,. che cosa si è messa a fare la Valsella?...
ciaooo
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Claudio Zanetti
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Re: Articolo su alpini tedeschi

Ritornando ai muli un po di nostalgia non guasta :D
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Re: Articolo su alpini tedeschi

Ho come l'impressione :lol: che allo SME rimpiangano, e non da oggi, i bei tempi degli ufficiali con stivali lucidi, speroni, cavalli e magari anche gli attendenti. Non si spiegherebbe altrimenti l'esistenza di numerosi centri ippici militari sparsi un po' in tutti i reggimenti di cavalleria, il centro di Montelibretti, gli ippodromi militari. Non so quanti cavalli abbia l'esercito, di sicuro molti, troppi rispetto alle striminzite risorse finanziarie. L'8° rgt. Lancieri di Montebello di Roma ha uno squadrone a cavallo che, come riporta il numero 5/2010 della "Rivista di Cavalleria", che "oltre all'alta rappresentanza istituzionale .... esprime un'operatività che rende il Reggimento Lancieri di Montebello unico nell'Arma di Cavalleria, estremamente poliedrico e operativo a tutto campo". In che cosa consista questa "operatività" non è dato di sapere. In una vecchia discussione su Ferrea Mole sono riportate foto di cavalli in tenuta da combattimento ripresi a Palmanova. Nulla da dire sull'opportunità di mantenere una capacità operativa "montata" per l'esplorazione, anche se sarebbe bello che qualcuno volesse dire pubblicamente se siano iniziative di singoli comandanti o linee dottrinali sanzionate dai vertici. Non capisco perché si siano dismessi in fretta e furia i muli che in teatri impervi (e i tedeschi lo confermano) servono eccome. Non che un plotone salmerie aggiunga grandi capacità, ma almeno non fa disperdere un'esperienza che può tornare utile. L'Afghanistan ne è la prova, ma ci sono potenziali zone operative molto più vicine a noi dove i gli animali potrebbero dare un contributo. Ma con i muli non c'è luccichio di sciabole e tintinnar di speroni.
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Re: Articolo su alpini tedeschi

VALSELLA MECCANOTECNICA SPA dovrebbe, dopo essere diventata Pro.de Srl / Bremach, occuparsi della trasformazione di autoveicoli a trazione elettrica e a metano e di allestimento di autoveicoli speciali.
In rete è scaricabile un interessante studio Valsella Meccanotecnica: storia di una riconversione controversa.
di Michele Cotti Cottini che descrive l'intera vicenda.
Per il resto concordo con Demarchi

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