ESERCITAZIONE “CLEVER FERRET” PER LA JULIA E LA MULTINATIONAL LAND FORCE
di Alberto Scarpitta
da” Analisi Difesa “ Dicembre2002
Dal 4 al 14 novembre di quest'anno la Brigata Alpina Julia, rinforzata da elementi della 1a Brigata dell'esercito sloveno e della 5a brigata meccanizzata ungherese, ha dato vita all'esercitazione Clever Ferret, intesa a verificare il raggiungimento della piena capacità operativa e della conseguente possibilità d'impiego nei teatri di operazione esteri della Multinational Land Force (MLF). Costituita sulla base della dichiarazione d'intenti congiunta italo-sloveno-ungherese firmata nel 1997 dai tre ministri della difesa riuniti a Budapest e del successivo accordo politico di attuazione siglato a Udine l'anno seguente, la MLF è una formazione multinazionale a livello brigata basata sull'intelaiatura della Julia, integrata da un battaglione di fanteria per ciascuna delle altre nazioni. La MLF riceve disposizioni da un Comitato Politico-Militare trinazionale e può essere assegnata alla NATO, all'ONU, all'UE o all'OSCE per condurre operazioni di sostegno alla pace nel quadro della “dichiarazione di Petersberg”, quindi per missioni umanitarie, di prevenzione, interposizione e mantenimento della pace, ivi compresi compiti di combattimento
L'area geografica d'impiego potenziale include l'Europa Centro-Orientale e Sud-Orientale, in particolare in teatri operativi soggetti a condizioni climatiche difficili e caratterizzati da terreno accidentato, montuoso e che presenti forti ostacoli alla mobilità terrestre. Non è comunque esclusa la possibilità di un eventuale utilizzo in missioni di peace support anche al di fuori dell'aerea europea. In qualità di nazione guida, l'Italia assicura alla forza multinazionale il contributo maggiore, costituito dal comandante, dalla maggior parte del quartier generale della brigata, dal reparto comando e supporti tattici (compagnia comando e servizi e compagnia trasmissioni), dal supporto logistico-sanitario (battaglione logistico e ospedale da campo), da un reggimento di Alpini, uno di artiglieria terrestre ed una compagnia del genio.
Tutti questi elementi sono tratti dalla Brigata Alpina Julia, che opera quindi sotto un “doppio cappello”, nazionale e multinazionale. In questa seconda veste la grande unità elementare di Udine vede integrate le proprie posizioni di staff all'interno del comando da personale sloveno ed ungherese, assegnato stabilmente in rinforzo. Le altre due nazioni forniscono ciascuna alla MLF un vice comandante, alcuni elementi del comando congiunto, un battaglione di fanteria e nuclei di polizia militare, assegnati alla compagnia Carabinieri.
In base alle specifiche esigenze della missione la brigata multinazionale può essere ulteriormente rinforzata da reparti corazzati, blindati o di cavalleria dell'aria, tutti forniti dall'Esercito Italiano. Tutte queste unità designate non sono assegnate permanentemente alla MLF, ma mantenute pronte su chiamata.
L'esercitazione Clever Ferret ha costituito l'atto finale di un lungo cammino intrapreso, a livello militare, nel luglio del 2001 con la firma del Memorandum of Understanding da parte dei tre sottocapi di Stato Maggiore e con la successiva costituzione formale dell'unità multinazionale, avvenuta ad Udine il 29 novembre 2001. A quest'atto faceva seguito l'inizio delle attività addestrative congiunte, che portavano, nel maggio di quest'anno, al conseguimento della capacità operativa intermedia.L'esercitazione di validazione finale per posti comando schierati in campagna si poneva l'obiettivo di accertare l'idoneità del Comando MLF a pianificare e condurre operazioni di sostegno alla pace e prevedeva la simulazione di una Crisis Response Operation, attuata sotto mandato dell'ONU dopo un conflitto regionale allo scopo di prevenire future ostilità e di rendere effettivo l'accordo per il cessate il fuoco raggiunto.
Anche se solo il Posto Comando della MLF, a struttura multinazionale fortemente integrata, era sottoposto a valutazione per il raggiungimento della Final Operational Capability (FOC), sono state esercitate sul terreno anche diverse componenti delle forze di manovra appartenenti ai tre diversi eserciti, che da tempo effettuano addestramenti comuni per migliorare la capacità di operare congiuntamente sino al livello operativo delle compagnie e dei plotoni. A tal fine vari atti tattici si sono svolti nelle aree addestrative del Friuli centrale, appositamente predisposte per la simulazione delle attività tipiche delle missioni di supporto alla pace: posti di osservazione e controllo, combattimento nei centri abitati, scorta convogli, mantenimento dell'ordine pubblico in contesti multietnici e controllo della folla.
Erano presenti reparti appartenenti al 14° Reggimento Alpini, al 1° Battaglione di Fanteria Meccanizzata ungherese ed alla 1° Brigata delle Forze Armate Slovene, in particolare del 10° Battaglione Motorizzato, del 182° Battaglione di fanteria e del 17° Battaglione di Polizia Militare. La piena integrazione di unità appartenenti a Paesi di recente adesione alla NATO o in predicato per farne parte con forze di solida tradizione ed alta funzionalità , quali gli Alpini italiani, costituisce senza dubbio una misura lungimirante che il nostro Governo ha fortemente voluto ed a cui lo Stato Maggiore dell'Esercito ha aderito senza riserve. Il probabile prossimo ingresso della Slovenia nell'Alleanza Atlantica consentirà alla MLF di entrare a pieno titolo nel novero dei comandi multinazionali della NATO, permettendone un impiego più flessibile, anche nell'ambito delle missioni previste dall'articolo 5, e con una dipendenza politico-militare più lineare e meglio definita.