Luigi ha scritto:Ma se anche così non fosse, qui valgono nonnismo, legge salica, maggiorascato - e pure lo
ius primae noctis - per cui temo dovrai concedere che gli anziani del forum si svaghino un po'.
A te fare in modo che non eccedano.
E' dovere di tutti riconoscere l'autorità delle alte cariche, è privilegio di pochi sottostare al
bannum dei
Veci, ci mancherebbe!
Chi ha seguito le vicende legate a
Endiuring Frìdom NON PUO' IGNORARE che:
- l'Occidente è in Afghanistan da 9 anni.
- la coalizione ha pianto 2.227 caduti, metà dei quali nei
soli ultimi due anni.
- il 60% di questi è morto a causa di ordigno "improvvisato".
- ammazzare un Talebano costa
$ 50.000.000,00.
- la
produzione di oppio afghano nel 2000 ammontava a 3.278 tonnellate, nel 2001 a 184 e nel 2007 a 8.200 tonnellate.
Escludo quindi l'intervento armato con l'obbiettivo di smantellare il narcotraffico.
Narcotraffico che fa troppo comodo per inebetire la gioventù europoide e soprattutto cosacca.
E su questo i gazzettieri osservano un religioso silenzio.
Visto che ci spendiamo un bel po' di soldi in questa guerra, quali sforzi sono stati fatti per annientare... il papavero?
Come è possibile che il 90% dell'oppio mondiale sia afghano, proveniente da un paese occupato ma dalle frontiere evidentemente ridotte a un colabrodo?
Almeno in
Iran, dipinto dalle gazzette nostrane come un paese imbottito di eroinomani (la colpa è del buon Rudollah, ovvio...), quel presidente cattivone che veste abiti dalle dubbie qualità sartoriali appicca roghi grandiosi di ganja requisita alla frontiera.
Noi invece mandiamo i nostri uomini a piantare zafferano.
Quindi se boicottiamo il risotto alla milanese l'Afghanistan non potrà mai diventare
poppy free.
Viene proprio da pensare che gli yankee abbiano esaurito tutte le scorte di
agent orange ai tempi delle
Linebacker in Vietnam...
Il reclutamento femminile nelle forze dell'ordine, con buona pace delle riviste patinate da
sciampiste e
virago che declamano le virtù della
Cherri Brèdscio in voga al momento, è un affronto inaccettabile per la società patriarcale del luogo, l'autorità di plastica di cui sono investite le poliziotte è stata decretata dai democratizzatori.
Facciamo già fatica noi a passare dal
delitto d'onore al reato di
stòchin, figuriamoci loro.
Poveri afghani, brutta sorte subire, tra le tante disgrazie, pure l'
invidia penis delle nostre scellerate suffragette.
Perchè è stato attaccato l'Aghanistan? Certo, il gasdotto è uno dei motivi. Anche NÄá¹£iriyya non è stata scelta a caso, era il sito petrolifero dell'ENI.
Io resto comunque dell'opinione che la guerra, anche se condotta con l'obbiettivo di impadronirsi delle altrui risorse, resta una gran bella occasione per:
- svuotare i fondi di magazzino prima che la merce scada del tutto (vi ricordate i primi bombardamenti a tappeto dei B-52? Tora Bora?)
- fare affari con il governo fornendo le vettovaglie ai moderni eserciti professionali (così ai Marines l'acqua contaminata da sostanze tossiche e batteri arriva comunque...)
- stanziare finanziamenti nella progettazione di nuove armi, nella missilistica, nell'informatica
- firmare contratti con l'industria militare per sostituire tutti i gipponi messi fuori uso dagli IED (un po' come la FIAT, con i suoi biplani in tela, che stritolò durante la corsa agli armamenti scuderie aeronautiche ben più meritevoli)
Una serie mostruosa di passività , è vero, ma niente di cui preoccuparsi: basta scaricarle sul groppone dell'Homer Simpson, che a malapena sa distinguere la Grecia dall'Italia sulla carta geografica.
Isolato nella depressione dell'amorfa provincia americana (o europoide), temerà i tagliagole distanti millemila miglia più dei tagli al Medicare e alla previdenza sociale.
Guerre del genere (democrazia occidentalista Vs medioevo talebano, tanga Vs niqab, e per finire polenta Vs couscous) assomigliano più alla lotta senza quartiere contro la rumenta napoletana: non vengono combattute
per essere vinte, ma
per essere mantenute.
L'Iran può ancora dormire sonni tranquilli grazie soprattutto agli S-300 piazzati in Abkhazia pochi mesi fa, a difesa della "nuova" centrale di Bushehr. Tutti noi sappiamo poi come è andata: ai blitz dell'aviazione vennero preferite le gigantografie appese alle facciate dei municipi.