Semplice: "non lasciare in mano ad uno Stato Dittatoriale la "valvola" della maggior parte delle risorse energetiche del Pianeta!"Lorenzo ha scritto:E quali sarebbero questi interessi, secondo te?
Adesso quelle risorse sono come una fontana a cui tutti possono attingere senza problemi (...basta che paghino ), ma cosa accadrebbe se tutta l'area ricadesse sotto l'influenza di uno stato "assolutisata e dittatoriale"? Come minimo ci sarebbe una discriminazione tra Paesi graditi e Paesi sgraditi a cui potrebbe anche venir negata la vendita di petrolio o, quanto meno drasticamente ridotta! ...E questo sarebbe vero non solo per l'Iran, ma anche per tutti gli altri Paesi del Golfo che per paura di ritorsioni si adeguerebbero al volere del "nuovo padrone".
Per quanto riguarda la definizione di "Paese Canaglia" è solo "folklore politico" che lascia il tempo che trova! (...Se ti ricordi il "buon" Reagan definì l'URSS come "l'Impero del male" ed un paio di anni dopo lui e Gorbaciov si scambiavano "pacche" sulle spalle come dei buoni e vecchi amici!)P.s.: non sono stato io a coniare il termine "paesi canaglia" per indicare quelli che non coincidono con un determinato stile di vita e determinati interessi.
Il problema sorge quando certe definizioni sono fatte unilateralmente.
Per quanto mi riguarda l'atteggiamento Usraeliano in questi anni si avvicina molto al mio concetto di "paese canaglia". Oggi come oggi non abbiamo nulla da guadagnare e molto da perdere a far coincidere i nostri interessi con quelli degli USA e delle lobby che comandano in quel paese.
Per quanto riguarda i nostri interessi coincidono (...e continueranno a coincidere ancora a lungo) con quelli di USA ed Israele e, anche se questi paesi non sono ben visti da tutti, percorrono la nostra stessa strada e, quindi, dobiamo continuare insieme anche se a qualcuno non piace.
Ciao
Alex da Livorno
P.S. A me USA ed Israele sono molto simpatici!