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alex2000
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Re: Corea

Lorenzo ha scritto:E quali sarebbero questi interessi, secondo te?
Semplice: "non lasciare in mano ad uno Stato Dittatoriale la "valvola" della maggior parte delle risorse energetiche del Pianeta!"
Adesso quelle risorse sono come una fontana a cui tutti possono attingere senza problemi (...basta che paghino :wink: ), ma cosa accadrebbe se tutta l'area ricadesse sotto l'influenza di uno stato "assolutisata e dittatoriale"? Come minimo ci sarebbe una discriminazione tra Paesi graditi e Paesi sgraditi a cui potrebbe anche venir negata la vendita di petrolio o, quanto meno drasticamente ridotta! ...E questo sarebbe vero non solo per l'Iran, ma anche per tutti gli altri Paesi del Golfo che per paura di ritorsioni si adeguerebbero al volere del "nuovo padrone".
P.s.: non sono stato io a coniare il termine "paesi canaglia" per indicare quelli che non coincidono con un determinato stile di vita e determinati interessi.
Il problema sorge quando certe definizioni sono fatte unilateralmente.
Per quanto mi riguarda l'atteggiamento Usraeliano in questi anni si avvicina molto al mio concetto di "paese canaglia". Oggi come oggi non abbiamo nulla da guadagnare e molto da perdere a far coincidere i nostri interessi con quelli degli USA e delle lobby che comandano in quel paese.
Per quanto riguarda la definizione di "Paese Canaglia" è solo "folklore politico" che lascia il tempo che trova! (...Se ti ricordi il "buon" Reagan definì l'URSS come "l'Impero del male" ed un paio di anni dopo lui e Gorbaciov si scambiavano "pacche" sulle spalle come dei buoni e vecchi amici!)
Per quanto riguarda i nostri interessi coincidono (...e continueranno a coincidere ancora a lungo) con quelli di USA ed Israele e, anche se questi paesi non sono ben visti da tutti, percorrono la nostra stessa strada e, quindi, dobiamo continuare insieme anche se a qualcuno non piace.

Ciao

Alex da Livorno

P.S. A me USA ed Israele sono molto simpatici! :wink:
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Re: Corea

alex2000 ha scritto: P.S. A me USA ed Israele sono molto simpatici! :wink:
E si vede dalla lucidità  della tua analisi.
alex2000 ha scritto:Semplice: "non lasciare in mano ad uno Stato Dittatoriale la "valvola" della maggior parte delle risorse energetiche del Pianeta!"
Adesso quelle risorse sono come una fontana a cui tutti possono attingere senza problemi (...basta che paghino :wink: ), ma cosa accadrebbe se tutta l'area ricadesse sotto l'influenza di uno stato "assolutisata e dittatoriale"? Come minimo ci sarebbe una discriminazione tra Paesi graditi e Paesi sgraditi a cui potrebbe anche venir negata la vendita di petrolio o, quanto meno drasticamente ridotta! ...E questo sarebbe vero non solo per l'Iran, ma anche per tutti gli altri Paesi del Golfo che per paura di ritorsioni si adeguerebbero al volere del "nuovo padrone".
I presupposti da cui parti sono basati su supposizioni ("cosa succederebbe se") ed arrivano a conclusioni certe ("ne consegue che").

Essendo i presupposti "non certi" in quanto basati su parole (spesso distorte ad uso e consumo degli occidentali) più che su fatti, le conclusioni fanno più parte del folklore politico che della realtà .

Parliamo ora di fatti certi.
Nei fatti gli USA sono un paese predatore di risorse altrui, e noi gli diamo manforte in base a fantomatici "interessi" che non hai ancora spiegato bene quali siano.
Nei fatti ora come ora interessi geopolitici in comune non ce ne sono, a meno che non voler intraprendere delle guerre di aggressione in base a ciò che ci viene detto dagli USA. Gli USA sono un impero in declino dominato dalle lobbies, e più ci si lega a loro più si rischia di affondarci assieme.
Faccio presente inoltre che i rapporti economici e diplomatici tra Italia ed Iran sono buoni, e nessuna minaccia diretta è mai pervenuta al nostro Paese da parte dell'Iran o del suo Presidente. Questo è anche conseguenza degli ottimi rapporti Italia-Russia, che a sua volta ha ottimi rapporti con l'Iran.
Nei fatti essere legati agli USA e ad Israele è il motivo che ci mette a rischio di ritorsioni energetiche da parte dell'Iran, non viceversa.
Nei fatti essere legati agli USA è il motivo che ci mette a rischio di ritorsioni politiche da parte della Russia, nostro ottimo partner commerciale.

Ne consegue che i nostri "interessi" nei confronti di paesi con cui volenti o nolenti dovremo avere a che fare in futuro, gioverebbero di un maggior distacco dalla folle politica americana ed israeliana piuttosto che da una vicinanza. A meno, ripeto, di non voler considerare la guerra come sistema di mantenimento economico (vedi USA) e di risoluzione dei problemi internazionali (vedi Israele).

Purtroppo molti ancora subiscono il fascino (antiquato) degli USA e perdono di vista la realtà  dei fatti.

:wink:
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Re: Corea

Lorenzo ha scritto:
alex2000 ha scritto: P.S. A me USA ed Israele sono molto simpatici! :wink:
E si vede dalla lucidità  della tua analisi.
...Abbiamo tutti le nostre simpatie ed antipatie che in un modo o nell'altro ci influenzano! ...Non credi?! :wink:
I presupposti da cui parti sono basati su supposizioni ("cosa succederebbe se") ed arrivano a conclusioni certe ("ne consegue che").
Se negli anni '30 Sir Neville Chamberlain ed il Presidente Francese avessero analizzato seriamente tutti gli scenari possibili, non si sarebbero "calati le braghe" davanti ad Hitler e, forse, vedendo che le altre due Potenze continentali non erano disposte a cedere, "il Matto" sarebbe addivenuto a più miti consigli e, magari, la 2a Guerra Mondiale non sarebbe scoppiata
o sarebbe rimasta confinata a solo "conflitto regionale". La stessa cosa potrebbe ripetersi anche con il "Piccolo Hitler del Golfo"! ...Dopo tutto è accaduto anche con Saddam, gli abbiamo fatto fare ciò che voleva e ci siamo ritrovati con la 1a Guerra del Golfo!
Essendo i presupposti "non certi" in quanto basati su parole (spesso distorte ad uso e consumo degli occidentali) più che su fatti, le conclusioni fanno più parte del folklore politico che della realtà .
Questa è proprio una cosa che non stà  nè in cielo nè in terra! Mica siamo nè in Birmania e nè in un altro Paese a Regime totalitario!

Parliamo ora di fatti certi.
Nei fatti gli USA sono un paese predatore di risorse altrui, e noi gli diamo manforte in base a fantomatici "interessi" che non hai ancora spiegato bene quali siano.
Gli interessi sono quelli di tutti i Paesi Industrializzati: accesso alle risorse energetiche a prezzo "abbordabile"!
Quanto al definire gli USA un Paese predatore è una cosa assurda! ...Allora tutti i Paesi del Mondo sono dei "predatori" di risorse, visto che tutti, compresa la Cina (...ultimo bastione del Socialismo Reale), si riforniscono dalle stesse fonti allo stesso modo!
Faccio presente inoltre che i rapporti economici e diplomatici tra Italia ed Iran sono buoni, e nessuna minaccia diretta è mai pervenuta al nostro Paese da parte dell'Iran o del suo Presidente. Questo è anche conseguenza degli ottimi rapporti Italia-Russia, che a sua volta ha ottimi rapporti con l'Iran.
Questo vuol dire che entrambi vogliono avere una "porta aperta" con il resto dell' Occidente ...e non che noi siamo più "belli" o più "simpatici" degli altri!
Nei fatti essere legati agli USA e ad Israele è il motivo che ci mette a rischio di ritorsioni energetiche da parte dell'Iran, non viceversa.
Possiamo trovare fonti energetiche alternative, visto che il petrolio Iraniano copre si e no il 15% del fabbisogno interno e poi l'Iran non può permettersi il lusso di chiudersi tutte le porte alle spalle (...e l'Italia è una "porta" che non da molti problemi)
Nei fatti essere legati agli USA è il motivo che ci mette a rischio di ritorsioni politiche da parte della Russia, nostro ottimo partner commerciale.
...E di grazia, a chi venderebbe i propri prodotti la Russia se "rompesse" con noi? ...A Cina ed India? ...Ma per favore!
Ne consegue che i nostri "interessi" nei confronti di paesi con cui volenti o nolenti dovremo avere a che fare in futuro, gioverebbero di un maggior distacco dalla folle politica americana ed israeliana piuttosto che da una vicinanza. A meno, ripeto, di non voler considerare la guerra come sistema di mantenimento economico (vedi USA) e di risoluzione dei problemi internazionali (vedi Israele).

Purtroppo molti ancora subiscono il fascino (antiquato) degli USA e perdono di vista la realtà  dei fatti.

:wink:
Mostrare fermezza nei confronti di certi Paesi non vuol dire essere dei "colonialisti" e, per contro, assecondando tutte le loro pretese non vuol dire salvaguardare la pace.
Quanto al fascino "antiquato" del "filo-Americanismo", devo dirti che è ben più antiquato l' "anti-Americanismo", dato che risale addirittura agli anni '60 ed a tutti gli effetti possiamo definirlo un "reperto fossile" della Guerra Fredda!

Adesso mi fermo perché non voglio esser troppo noioso e, soprattutto, non voglio andar ulteriormente "off-topic" in un "off-topic".

Ciao

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Re: Corea

alex2000 ha scritto:...Già , ma Magdi Allam è sempre stato dalla parte dell'Occidente fino dall' "11 Settembre", mentre Ahmadinejad ci ha sempre definiti, nel migliore dei casi, come "Crociati" ed Imperialisti!
La prima affermazione mi trova d'accordo.
Il nesso della questione è però che, con il tuo riferimento all'ipotetica conversione del Presidente iraniano, hai introdotto una variabile "non occidentale": la Chiesa.
E allora, se il gioco è riuscito a Magdi Allam, potrebbe anche riuscire ad Ahmadinejad.
Del resto qualche mese fa, in un'intervista, Carlo Jean ha osservato come in realtà  USA e Iran siano molto più vicini di quanto appaia. Diciamo che il loro è un amore litigarello.
Il problema è allora quanto gli USA siano ancora padroni delle loro azioni. Considerato cosa hanno recentemente promesso, forse molto poco.

La seconda affermazione invece mi trova dissenziente.
Di solito la dirigenza persiana riserva tali epiteti a Israele e Stati Uniti, non all'Europa, tanto meno all'Italia. È ben noto ad essa che non siamo noi a comandare (come ebbe a dire lo stesso Ahmadinejad, "Siete semplici emissari. Portatemi il vostro padrone americano").
Non che l'Occidente non sia imperialista, anzi (di sicuro non è però crociato). Ma noi - intesi come italiani ed europei - non siamo occidentali.
O, meglio, non dovremmo esserlo, risultando le radici italiane ed europee romane e cattoliche. L'Occidente è anglocentrico e giudaizzante, ovvero antiromano e anticattolico.
Se invece anche noi - salve sparutissime minoranze - vestiamo, leggiamo, mangiamo, scriviamo, preghiamo, sognamo, lavoriamo, amiamo, parliamo e quant'altro all'occidentale, è perchè dopo quattro secoli di guerre (1517-1918) siamo stati finalmente sconfitti.

alex2000 ha scritto:Semplice: "non lasciare in mano ad uno Stato Dittatoriale la "valvola" della maggior parte delle risorse energetiche del Pianeta!"
Ma così, se mi concedi la franchezza, sei in patente contraddizione proprio con il tuo appoggio agli USA e ad Israele, Stati discriminatori, dittatoriali, razzisti e foraggiatori di terrorismi vari non meno dell'Iran. Nonchè controllori di non poca parte delle risorse energetiche del pianeta.

Lorenzo ha scritto:Ora come ora apprezzo molto i russi che hanno il coraggio di opporsi a certe arroganze. Il vero baluardo dell'Europa è a Mosca, amici.
Sì, mi è nota la tesi. Affascinante, ma non la condivido. Certo oggi il pericolo principale non arriva da lì, come ai tempi "gloriosi" del comunismo.
Il baluardo è sempre là  dove è stato negli ultimi 2500 anni.
A Roma.
Modesta opinione, sia chiaro.

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P.S.: risultando l'americanismo condannato da Santa Romana Chiesa - così come il comunismo e il liberalismo, il socialismo e il nazismo, e un mucchio di altre cose - l'antiamericanismo correttamente inteso non passa mai di moda.
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Re: Corea

Luigi ha scritto: La prima affermazione mi trova d'accordo.
Il nesso della questione è però che, con il tuo riferimento all'ipotetica conversione del Presidente iraniano, hai introdotto una variabile "non occidentale": la Chiesa.
Non volevo dire che Ahmadinejad potrebbe diventare Cristiano, ma volevo portarlo come esempio di una cosa quasi impossibile (...anche se alcune volte accadono anche i Miracoli!).
Del resto qualche mese fa, in un'intervista, Carlo Jean ha osservato come in realtà  USA e Iran siano molto più vicini di quanto appaia. Diciamo che il loro è un amore litigarello.
Che Americani ed Iraniani si parlino non mi sorprende affatto! Infatti anche durante la Guerra Fredda Americani e Sovietici avevano contatti regolari e forse parlavano molto più tra loro che con i rispettivi alleati.
Il problema è allora quanto gli USA siano ancora padroni delle loro azioni. Considerato cosa hanno recentemente promesso, forse molto poco.
È quello che sappiamo ufficialmente ma ciò che più conta è cosa si promettono "in privato" ...e questo si conoscerà  solo a cose fatte.
La seconda affermazione invece mi trova dissenziente.
Di solito la dirigenza persiana riserva tali epiteti a Israele e Stati Uniti, non all'Europa, tanto meno all'Italia. È ben noto ad essa che non siamo noi a comandare (come ebbe a dire lo stesso Ahmadinejad, "Siete semplici emissari. Portatemi il vostro padrone americano").
Non che l'Occidente non sia imperialista, anzi (di sicuro non è però crociato). Ma noi - intesi come italiani ed europei - non siamo occidentali.
Forse queste distinzioni vengono fatte dai diplomatici ma per le "persone della strada" noi siamo tutti "diavoli occidentali" e sionisti.
O, meglio, non dovremmo esserlo, risultando le radici italiane ed europee romane e cattoliche. L'Occidente è anglocentrico e giudaizzante, ovvero antiromano e anticattolico.
L'Occidente è un'entità  un po' più complessa dell'"Anglicismo" "Ebraismo" e quant'altro! Anche se questa eterogenea compargine ha un Leader e questi sono gli Stati Uniti (dopo tutto sono sempre i più forti ed autorevoli in tutti i campi)
Se invece anche noi - salve sparutissime minoranze - vestiamo, leggiamo, mangiamo, scriviamo, preghiamo, sognamo, lavoriamo, amiamo, parliamo e quant'altro all'occidentale, è perchè dopo quattro secoli di guerre (1517-1918) siamo stati finalmente sconfitti.
Pienamente d'accordo sull' ultima parte! Infatti siamo stati fortunati a capitare dalla parte dello "Zio Sam" anziché da quella di "Baffone", altrimenti oggi saremmo allo stesso livello tecnologico della Moldavia (...con tutta la simpatia per la Moldavia o Moldova che dir si voglia! :wink: ) e sui barconi ci saremmo noi!
Per quanto riguarda i quattro secoli precedenti penso che noi Italiani abbiamo perso il conto di quante "legnate" abbiamo preso e da quanti Paesi stranieri siamo stati invasi!
alex2000 ha scritto:Semplice: "non lasciare in mano ad uno Stato Dittatoriale la "valvola" della maggior parte delle risorse energetiche del Pianeta!"
Ma così, se mi concedi la franchezza, sei in patente contraddizione proprio con il tuo appoggio agli USA e ad Israele, Stati discriminatori, dittatoriali, razzisti e foraggiatori di terrorismi vari non meno dell'Iran. Nonchè controllori di non poca parte delle risorse energetiche del pianeta.
Fammi un esempio in cui questi due Paesi hanno usato il petrolio come arma contro un qualsiasi alrto Paese del Mondo, fosse anche uno dei Paesi definiti "canaglia"!
Lorenzo ha scritto:Ora come ora apprezzo molto i russi che hanno il coraggio di opporsi a certe arroganze. Il vero baluardo dell'Europa è a Mosca, amici.
Sì, mi è nota la tesi. Affascinante, ma non la condivido. Certo oggi il pericolo principale non arriva da lì, come ai tempi "gloriosi" del comunismo.
Il baluardo è sempre là  dove è stato negli ultimi 2500 anni.
A Roma.
Modesta opinione, sia chiaro.
Sarebbe bello che Roma fosse al centro del Mondo come al tempo di Augusto, ma purtroppo non è così!
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P.S.: risultando l'americanismo condannato da Santa Romana Chiesa - così come il comunismo e il liberalismo, il socialismo e il nazismo, e un mucchio di altre cose - l'antiamericanismo correttamente inteso non passa mai di moda.
Mah, personalmente non ho mai sentito un Papa o un Cardinale condannare gli Stati Uniti o un qualsiasi altro Paese!
Per quanto riguarda l'antiamericanismo ribadisco che è solo un residuo della cotrapposizione tra USA e URSS comunemente nota come "Guerra Fredda" e che, come tutti sanno, è terminata una ventina di anni fa (...anche se sono in molti a rifiutare tale fatto).

Ciao

Alex da Livorno

P.S. Non credi che siamo finiti un bel po' off-Topic? Per cui adesso chiuderei definitivamente l'argomento.
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Re: Corea

alex2000 ha scritto:Allora tutti i Paesi del Mondo sono dei "predatori" di risorse, visto che tutti, compresa la Cina (...ultimo bastione del Socialismo Reale), si riforniscono dalle stesse fonti allo stesso modo!
Non mi risulta che la Cina o altri paesi invadano Stati sovrani con la scusa del "terrorismo" per appropriarsi delle loro riserve energetiche.
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Re: Corea

alex2000 ha scritto: Quanto al fascino "antiquato" del "filo-Americanismo", devo dirti che è ben più antiquato l' "anti-Americanismo", dato che risale addirittura agli anni '60 ed a tutti gli effetti possiamo definirlo un "reperto fossile" della Guerra Fredda!
L'antiamericanismo è di moda più che mai, mi spiace contraddirti.
Basta aprire gli occhi su quello che è successo dal 2001 ad oggi. Perfino un ex filoamericano di ferro come me si è dovuto arrendere all'evidenza.
Gli USA sono un paese senza storia, che si fa beffe delle relazioni internazionali quando gli fa comodo, che usa ONU e NATO a suo piacimento, che si permette di inscenare false storie di terroristi e paesi canaglia per mandare un esercito di ragazzini ignoranti senza futuro a ridurre ad un cumulo di macerie una culla della civiltà , la Mesopotamia.

Il tutto per soddisfare i propri bisogni.

Io li chiamo parassiti.

Un'economia morente che sta in piedi solo grazie alle spese militari, che succhia tutto ciò che trova, che usa e getta, che sfrutta e distrugge senza riguardo alcuno per la storia, le tradizioni, le credenze altrui, mentre allo stesso tempo riduce alla miseria la propria gente
E noi ancora crediamo alla favola del "faro della democrazia"... un paese che rapisce cittadini di stati esteri e li imprigiona nelle sue carceri dove sistematicamente li tortura. Un paese che ha fatto dell'odio e della paura la sua religione e il suo stile di vita.

Un paese dove tutto è BIG, dalle auto, ai panini alle panze dei suoi abitanti, a spese del resto del mondo.

Un po' troppo per ammirare ancora il paese dove è stata scritta la Dichiarazione di Indipendenza.
I tempi cambiano e questi sono gli USA nel 2009. Prima lo capiamo meglio è.

Passo e chiudo.
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Re: Corea

alex2000 ha scritto:Sarebbe bello che Roma fosse al centro del Mondo come al tempo di Augusto, ma purtroppo non è così!
Mi consenta.... sarebbe bello che i Romani fossero ancora quelli che fondarono l'impero.
La Roma contemporanea (intesa come i valori italiani correnti) potrebbe giusto essere il centro del terzo mondo.
...e ci mancava proprio il GP della capitale, magari con esposizione delle macchine in Piazza San Pietro (:-x) .
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Re: Corea

Luigi ha scritto: Sì, mi è nota la tesi. Affascinante, ma non la condivido. Certo oggi il pericolo principale non arriva da lì, come ai tempi "gloriosi" del comunismo.
Il baluardo è sempre là  dove è stato negli ultimi 2500 anni.
A Roma.
Modesta opinione, sia chiaro.
Tu credi?
Io sinceramente non riesco ad immaginare Roma (o il Vaticano, se era quello che intendevi) come il baluardo alla disgregazione morale e sociale della civiltà  europea. Non oggi, almeno.
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Re: Corea

alex2000 ha scritto:L'Occidente è un'entità  un po' più complessa dell'"Anglicismo" "Ebraismo" e quant'altro!
Naturalmente.
Ha infatti anche molto di giacobino, nazista e bolscevico. Ma visto che si parlava di USA e Israele, e che sono queste due entità  che comunque forniscono oggi il "tono" all'insieme, ho limitato ad esse l'analisi.

alex2000 ha scritto:Fammi un esempio in cui questi due Paesi hanno usato il petrolio come arma contro un qualsiasi alrto Paese del Mondo, fosse anche uno dei Paesi definiti "canaglia"!
1935-1936, Campagna d'Etiopia. Dalle sanzioni contro l'Italia vennero esclusi proprio i prodotti petroliferi.
Senza il petrolio statunitense nemmeno avremmo potuto iniziarla, quella guerra. Gli etiopici non saranno stati molto contenti, presumo.

alex2000 ha scritto:Mah, personalmente non ho mai sentito un Papa o un Cardinale condannare gli Stati Uniti o un qualsiasi altro Paese!
Naturalmente.
Infatti non si sta discutendo dell'essere o meno "antiamericani", ma dell'essere o meno "antiamericanisti". Si sta discutendo di ideologie, non di popoli.

alex2000 ha scritto:Per quanto riguarda l'antiamericanismo ribadisco che è solo un residuo della cotrapposizione tra USA e URSS comunemente nota come "Guerra Fredda" [...]
In ciò che rimane del comunismo, sì. Per altri no.
Del fatto che la Guerra Fredda sia finita, sono infine proprio molti filo-americani "a prescindere" a non essersene accorti.

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Re: Corea

Lorenzo ha scritto:L'antiamericanismo è di moda più che mai, mi spiace contraddirti.
Se intendi che, oggi più che mai, si deve essere antiamericanisti, mi trovi d'accordo (o forse no).
Se però intendi che, rispetto a qualche anno fa, è aumentato il numero di coloro che assumono tale posizione, non mi sembra proprio sia così. Basta pensare a cosa è diventata quasi tutta la sinistra italiana, e come si è ridotta la gran parte della destra. Entrambe, fino alla fine della guerra fredda, erano infatti percorse da forti correnti anti-statunitensi, o per lo meno non erano prone su un filo-atlantismo talmente servizievole da scadere nel ridicolo.
Se consideri anche soltanto un Napolitano o un Fini, hai un chiaro esempio di cosa intendo. Sia per la mutazione del pensiero, sia per il ridicolo.

La cosa interessante, come hai notato, è che sono proprio i fatti nella loro globalità  che dovrebbero portare su determinate posizioni. Se cinque o sei anni fa, su questo forum, scrivevo quello che scrive adesso Alex - solo che io lo facevo decisamente meno bene - è solo perchè avevo informazioni parziali e/o errate. Avendone di migliori, come nel tuo caso anch'io mi son purtroppo dovuto ricredere (per cui, incidentalmente, osservo che forse l'accusa di scarsa lucidità  è un po' ingenerosa. Penso che anche nel suo caso si tratti solo di intelligence approssimativa :--"" ).

Quanto a Roma "Caput Mundi" e al baluardo, il problema è naturalmente complesso. Non è comunque solo il Vaticano, e non è tutto il Vaticano (soprattutto dal 1960 in poi).
Prima di questo - come premessa, se vuoi - c'è l'idea imperiale di Roma. Il diritto e la pace (cioè la tranquillità  nell'ordine, per dirla con S. Agostino) garantiti a genti diverse, che proprio perchè rispettate nella loro specificità  aderiscono poi sentitamente al progetto comune, e sono - nelle ore buie dell'Impero - l'ultimo baluardo di questo (basta pensare a Ezio e Stilicone).

È l'idea imperiale che poi, completata e perfezionata dal Cattolicesimo, si ritrova tanto nel millenario Sacro Romano Impero - che a dimostrazione della capacità  di integrazione era anche "della Nazione Germanica" - quanto nella Spagna Asburgica, laddove bastava ad unire popoli e genti diverse la Fede nello stesso Dio e la fedeltà  allo stesso Re.
Questa capacità  di unione - che però non era omologazione - è dimostrata dal fatto che le genti della penisola sentivano spagnoli o austriaci non come stranieri, tanto che per i quattro secoli ricordati soldati e condottieri italiani versarono sangue sotto le bandiere tanto dei Tercios quanto dei Reggimenti Imperiali, da Lepanto fino ai campi della Galizia nella Grande Guerra.

Dove sono ora i Montecuccoli, gli Spinola, i principe Eugenio che guidano soldati statunitensi sul campo di battaglia? Io non ne vedo. Anzi, laddove ci sono comandi "europei" spesso gli USA sottraggono a tale giurisdizione i loro soldati (vedi la Somalia, vedi l'Afghanistan); quando non pretendono di fare tutto da sè.
Perchè l'Occidente non è un impero, ma una parodia di impero. O forse un'anti-impero, che come hai ben descritto umilia e annichilisce tutto ciò che è autonomo e diverso e libero, omologandoci fin nel modo di vestire o mangiare.
E tutto questo nel disordine del "totalitarismo della dissoluzione" - altro che "tranquillità  nell'ordine" - per cui sarebbe da introdurre la questione del Katechon.
Ma direi che siamo già  fuori abbondantemente, rispetto al nucleare coreano
:-k

Osservo solo che in questa ottica o Roma è il baluardo, o il baluardo non è più. Con tutto ciò che ne consegue.

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Re: Corea

Luigi ha scritto:
Lorenzo ha scritto:L'antiamericanismo è di moda più che mai, mi spiace contraddirti.
Se intendi che, oggi più che mai, si deve essere antiamericanisti, mi trovi d'accordo (o forse no).
Se però intendi che, rispetto a qualche anno fa, è aumentato il numero di coloro che assumono tale posizione, non mi sembra proprio sia così.
Concordo con entrambe le analisi.

Purtroppo hai centrato il bersaglio.
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Re: Corea

Luigi ha scritto: Dove sono ora i Montecuccoli, gli Spinola, i principe Eugenio che guidano soldati statunitensi sul campo di battaglia? Io non ne vedo. Anzi, laddove ci sono comandi "europei" spesso gli USA sottraggono a tale giurisdizione i loro soldati (vedi la Somalia, vedi l'Afghanistan); quando non pretendono di fare tutto da sè.
Perchè l'Occidente non è un impero, ma una parodia di impero. O forse un'anti-impero, che come hai ben descritto umilia e annichilisce tutto ciò che è autonomo e diverso e libero, omologandoci fin nel modo di vestire o mangiare.
E tutto questo nel disordine del "totalitarismo della dissoluzione" - altro che "tranquillità  nell'ordine" - per cui sarebbe da introdurre la questione del Katechon.
Ma direi che siamo già  fuori abbondantemente, rispetto al nucleare coreano
:-k

Osservo solo che in questa ottica o Roma è il baluardo, o il baluardo non è più. Con tutto ciò che ne consegue.

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Re: Corea

Ho appreso stamattina da un quotidiano locale L'Arena che sara' prevvisto a breve un altro esperimento nucleare da parte della Corea del Nord.Intanto hanno fatto sfilare durante una parata militare il vettore nucleare a multistadi a lunga gettata capace di colpire Hawai ed Alaska,ci sono gia' state proteste da parte degli U.S.A.
Staremo a vedere.
Ciao
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Re: Corea

alex2000 ha scritto:
Lorenzo ha scritto:
alex2000 ha scritto: P.S. A me USA ed Israele sono molto simpatici! :wink:
E si vede dalla lucidità  della tua analisi.
...Abbiamo tutti le nostre simpatie ed antipatie che in un modo o nell'altro ci influenzano! ...Non credi?! :wink: Ti do pienamente ragione,riguardo alle simpatie......Curiosità  mia,bazzichi politica???? Ho visto il tuo avatar,sei un ex del sigh....Sondrio,come il sottoscritto? Allora ci vediamo il 12-13 settembre a Vipiteno- Sterzing???????
I presupposti da cui parti sono basati su supposizioni ("cosa succederebbe se") ed arrivano a conclusioni certe ("ne consegue che").
Se negli anni '30 Sir Neville Chamberlain ed il Presidente Francese avessero analizzato seriamente tutti gli scenari possibili, non si sarebbero "calati le braghe" davanti ad Hitler e, forse, vedendo che le altre due Potenze continentali non erano disposte a cedere, "il Matto" sarebbe addivenuto a più miti consigli e, magari, la 2a Guerra Mondiale non sarebbe scoppiata
o sarebbe rimasta confinata a solo "conflitto regionale". La stessa cosa potrebbe ripetersi anche con il "Piccolo Hitler del Golfo"! ...Dopo tutto è accaduto anche con Saddam, gli abbiamo fatto fare ciò che voleva e ci siamo ritrovati con la 1a Guerra del Golfo!
Essendo i presupposti "non certi" in quanto basati su parole (spesso distorte ad uso e consumo degli occidentali) più che su fatti, le conclusioni fanno più parte del folklore politico che della realtà .
Questa è proprio una cosa che non stà  nè in cielo nè in terra! Mica siamo nè in Birmania e nè in un altro Paese a Regime totalitario!

Parliamo ora di fatti certi.
Nei fatti gli USA sono un paese predatore di risorse altrui, e noi gli diamo manforte in base a fantomatici "interessi" che non hai ancora spiegato bene quali siano.
Gli interessi sono quelli di tutti i Paesi Industrializzati: accesso alle risorse energetiche a prezzo "abbordabile"!
Quanto al definire gli USA un Paese predatore è una cosa assurda! ...Allora tutti i Paesi del Mondo sono dei "predatori" di risorse, visto che tutti, compresa la Cina (...ultimo bastione del Socialismo Reale), si riforniscono dalle stesse fonti allo stesso modo!
Faccio presente inoltre che i rapporti economici e diplomatici tra Italia ed Iran sono buoni, e nessuna minaccia diretta è mai pervenuta al nostro Paese da parte dell'Iran o del suo Presidente. Questo è anche conseguenza degli ottimi rapporti Italia-Russia, che a sua volta ha ottimi rapporti con l'Iran.
Questo vuol dire che entrambi vogliono avere una "porta aperta" con il resto dell' Occidente ...e non che noi siamo più "belli" o più "simpatici" degli altri!
Nei fatti essere legati agli USA e ad Israele è il motivo che ci mette a rischio di ritorsioni energetiche da parte dell'Iran, non viceversa.
Possiamo trovare fonti energetiche alternative, visto che il petrolio Iraniano copre si e no il 15% del fabbisogno interno e poi l'Iran non può permettersi il lusso di chiudersi tutte le porte alle spalle (...e l'Italia è una "porta" che non da molti problemi)
Nei fatti essere legati agli USA è il motivo che ci mette a rischio di ritorsioni politiche da parte della Russia, nostro ottimo partner commerciale.
...E di grazia, a chi venderebbe i propri prodotti la Russia se "rompesse" con noi? ...A Cina ed India? ...Ma per favore!
Ne consegue che i nostri "interessi" nei confronti di paesi con cui volenti o nolenti dovremo avere a che fare in futuro, gioverebbero di un maggior distacco dalla folle politica americana ed israeliana piuttosto che da una vicinanza. A meno, ripeto, di non voler considerare la guerra come sistema di mantenimento economico (vedi USA) e di risoluzione dei problemi internazionali (vedi Israele).

Purtroppo molti ancora subiscono il fascino (antiquato) degli USA e perdono di vista la realtà  dei fatti.

:wink:
Mostrare fermezza nei confronti di certi Paesi non vuol dire essere dei "colonialisti" e, per contro, assecondando tutte le loro pretese non vuol dire salvaguardare la pace.
Quanto al fascino "antiquato" del "filo-Americanismo", devo dirti che è ben più antiquato l' "anti-Americanismo", dato che risale addirittura agli anni '60 ed a tutti gli effetti possiamo definirlo un "reperto fossile" della Guerra Fredda!

Adesso mi fermo perché non voglio esser troppo noioso e, soprattutto, non voglio andar ulteriormente "off-topic" in un "off-topic".

Ciao

Alex da Livorno
Sota la boca de foch ul ni de l'aquila.
Sopra gli altri come aquila vola

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