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Nicola
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Vespe... da guerra!

Alla radio ho sentito che esisteva parecchi anni fa un modello di Vespa Piaggio che fu adottata dall’esercito francese durante gli ultimi anni dell’occupazione algerina. Dicevano che si caratterizzava per il bazooka incorporato (cose da cartoni animati giapponesi). Qualcuno di voi ne sa qualcosa? Dove potrei cercarne una foto?
S.ten Nicola Pagotto
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jolly46
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Un esemplare della "Vespa-bazooka" perfettamente restaurato è visibile al Museo Piaggio di Pontedera, il museo fortemente voluto dallo scomparso Giovanni Alberto Agnelli.

Qui puoi vedere alcune foto di questo esemplare:

http://qn.quotidiano.net/art/2000/03/29/751874

http://www.stefan-kempf.de/Italienexkursion_02.htm

Ciao
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Nicola
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Grazie Jolly, il tuo aiuto è sempre prezioso.
Adesso che l'ho vista, mi piacerebbe provarla... mi porterebbero un certo rispetto su tutte le strade del mondo, credo.
Bella anche la Vespa elicottero; veramente la realtà  supera la fantasia.
Dacci un occhio, Beppe.
S.ten Nicola Pagotto
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jolly46
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Una piccola ma interessante nota sullo stemma che compare nella Vespa-bazooka del Museo Piaggio.
E’ l’emblema del 6° Regiment Parachutiste d’Infanterie de Marine (6° RPIMa).
Nel 1952 come 6° Bataillon Parachutistes Coloniaux fu inviato in Indocina al comando del Cap. Bigeard, il 20 novembre 1953 fu paracadutato su Dien Bien Phu accerchiata dai Viet, al termine della battaglia il reparto era completamente distrutto.
Nel 1955 fu ricostituito a Marrakech come 6° Regiment Parachutiste Coloniaux e nel 1958 diventò 6° RPIMa in Algeria, dove rimase fino al 1961 partecipando alle attività  belliche nell’ex colonia francese. Il reggimento è stato defintivamente sciolto nel 1998.
Il Cap. Bigeard, poi Generale, ha dato il nome al caratteristico berrettino di tela con visiera portato dai paracadutisti francesi con l’uniforme da combattimento ed adottato in foggia simile anche dai paracadutisti italiani negli anni 70/80 (e non solo da loro, sebbene fosse fuori ordinanaza).
Cito anche che negli anni 50 i Paracadutisti Coloniali francesi portavano il basco rosso di derivazione inglese mentre i Paracadutisti “metropolitani” francesi conservavano il tradizionale basco turchino (poi anche loro passarono al basco rosso).
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Mi ero dimenticato una cosa importante per un sito "alpino".
Il distintivo del 6° RPIMa fu preso a modello nei primi anni 60 per realizzare il distintivo del Plotone Paracadutisti della Brigata Alpina Taurinense.
Al posto dell'ancora rossa, nel tondo centrale smaltato, fu messa la penna nera, il paracadute ovviamente rimase e comparvero naturalmente le vette innevate.
Proprio un bel distintivo!
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Grazie puntualissimo come sempre e inesauribile dal punto di vista delle informazioni.

Ma hai una minima idea di come faceva a sparare l'arma montata sulla vespa? Guardando il mezzo mi riesce difficile capire come sia possibile, anche da fermo...
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jolly46
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Ax, l’arma era solo portata sul mezzo, insieme, alle munizioni, qualcosa di simile a quanto fatto qualche anno fa dai Bersaglieri con le Cagiva e con il passeggero provvisto di Panzerfaust III. Solo che queste Vespe erano per l’impiego con aviolancio.
Ecco qualche informazione in più.
La Vespa-bazooka era prodotta dalla ACMA Paris su licenza Piaggio per l’Esercito Francese sulla base della Vespa 150. Anno di messa in produzione dovrebbe essere il 1952.
Identificata anche come Vespa ACMA TAP dove TAP significa Troupe Aero Portees (ovvero Truppe Aviotrasportate), alle quali era destinata.
Era provvista di un supporto per un cannone senza rinculo da 75 mm che veniva messo sotto la sella ed incastrato in un'apposita feritoia nello scudo.
Inoltre era dotata di salvascudo e salvascocche in tubi di ferro di grosso diametro per proteggerla quando lanciata con il paracadute.
La Vespa serviva come mezzo di trasporto del cannone e del suo munizionamento, quindi era un mezzo leggero aviolanciabile, un po’ come gli attuali motocarrelli a 4 ruote in dotazione ai nostri reparti paracadutisti e che sono in grado di trasportare anch un missile controcarro Milan.

Per Nicola, data la vicinanza del venditore a casa sua, o per chiunque altro fosse interessato a risolvere in maniera definitiva i problemi di traffico e parcheggio, segnalo questa inserzione dello scorso febbraio sulla rubrica annunci di Tiscalinet:

Moto VESPA ACMA MILITARE
anno: 1956
cilind.: 150
colore: VERDE
prezzo: Euro 9.500 (Lit. 18.394.565) trattabili
residenza venditore: VITTORIO VENETO
PERFETTAMENTE RESTAURATA E COMPLETA DI CANNONE E PUNTERIE NUOVE, MECCANICA NUOVA.
costa meno di una Smart e si fa’ rispettare di più sulla strada!
Nel 1968 fu realizzata anche una 125 per uso militare, che poteva essere aviotrasportata e paracadutata, credo sia rimasta a livello di prototipo e dovrebbe essere conservata anch’essa a Pontedera.

Altre foto qui: http://www.vespafascination.com/50/spec ... 2_acma.htm
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