cavalli ha scritto:finalmente foto di artiglieri alpini con le palle!
grazie Comandate
Vecio, parole sante!
Non so se avete notato ma, oltre a fare sul serio (sb***are lamette si diceva alla Tau) nelle marce, o tutti a testa nuda, o tutti col cappello (lo stesso cappello).
Se guardassimo foto di militari odierni in addestramento, vedremmo il medesimo rispetto delle regole formali?
Belle foto, grazie per averle postate.
Susa era un po' diversa, ma l'Attenti dato ad un intero Gruppo schierato, penso che facesse lo stesso BUM in ogni Caserma di Montagnini, no?
Maurizio (perdonami l'atto massosissimo !!),
penso che il tuo postare contributi fotografici della Druso e di ciò che furono i suoi "abitanti" sia non solo un piacere per noi ma un dovere nei confronti di chi verrà e non troverà altro che villette a schiera a ricordare una grandissima tradizione...
Aiah ci risiamo, una volta ... ed ora ..
vediamo se VEDENDO QUESTE vi rendete conto che:
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Maurizio Paissan E poi venne su lenta, grave, bella nella sua apparenza faticosa e rude, coi suoi grandi soldati, coi suoi muli potenti, l’artiglieria da montagna..
Muli cattivi, zaini pesanti, sempre in avanti ci tocca andar..
No, Maurizio, non intendevo in quel senso: Voi siete, altri lo saranno e noi continueremo ad esserlo !!!
Però ci mancheranno i luoghi.
Certo viene un pò da ridere a pensare al ritornello che faceva : "...ed alla Druso (o qualsivoglia altro luogo) non ci torno più..." ed essere qui a raccoglierne le fotografie...purtroppo certe cose riusciamo ad apprezzarle solo con il tempo...
Ho fatto vedere la tua foto, con torre e costellazione, ad un mio collega che ho scoperto essere stato uno S.Ten. Bergamino....ha incominciato a dare a tutti dei "beduini" e "mongolini" per poi cadere nell'abisso della memoria !!!
Presto lo porterò tra noi...
Sono d'accordo con Matteo, Comandante.
Si può essere d'accordo o meno con le decisioni prese da qualcun altro (forse perché certe situazioni vissute durante la naja sarebbero di grande insegnamento ai giovani d'oggi)... ma il rivedere certi posti... certe azioni... provoca dentro di noi una forte nostalgia, magari dovuta al tempo che passa e alla consapevolezza che certi periodi purtroppo non torneranno più, ma che sono indimenticabili per chi li ha vissuti...
La Druso poi esercita un certo effetto... solo chi ci é passato sa cosa significa...
Se ha altre foto... beh noi siamo qui...
...Ma gli alpini non hanno paura
Art. Marco Zanetti
Gavardo (BS)
12/93 - 63D
5° Rgt. da Mont.
51° Batteria C/A Stinger
Silandro (BZ)
Carissimo Comandante e carissimi artiglieri,
per me che ho lasciato la DRUSO alla fine di novembre del 1995 perchè il reggimento si doveva trasferire non vi racconto la mia emozione nel vedere la caserma "ancora operativa" anche se nei miei pensieri la vedrò sempre operativa ai massimi livelli.
Grazie Comandante e..... viva il 5° da montagna!!!! "sopra gli altri..."
Lorenzo Volontè
C.le Volontè Lorenzo
2/95
5° RGT A. Mon. BCS
Furiere di Reggimento
Caserma DRUSO Silandro
Cari amici.
Ecco una foto che a mio giuduzio può essere un' emblema del 5° da Montagna.
Non rivedremo più un momento così ma rivedendo la foto potremmo riviverlo sempre.
Ciao Caro Amico 105/14.
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C.le Volontè Lorenzo
2/95
5° RGT A. Mon. BCS
Furiere di Reggimento
Caserma DRUSO Silandro
Scusate per la foto ma mi tocchera scannerizzarla di nuovo per avere un formato decente e visibile.
Per quanto riguarda il sito sul "Bergamo" non mi pare che ne esistano.
Ciao
C.le Volontè Lorenzo
2/95
5° RGT A. Mon. BCS
Furiere di Reggimento
Caserma DRUSO Silandro
Lascio il forum per qualche giorno e guarda cosa ritrovo!
Quante volte ho sentito parlare del mitico Comandante Paissan, che per poco non incontrai. E che piacere quando lo conobbi sull'Ortigara.
Grazie Comandante del contributo fotografico e della partecipazione.
Ten. Francesco Papi
5° a. mon.
Gr. Bergamo
32^ btr.
Vi ringrazio di avermi TIRATO FUORI DAL MUSEO (veci si ma ...),
per il dicorso "una volta si faceva mentre ora ... " E UN CLASSICO non solo DEL NOSTRO ESERCITO; nella scuola, nei posti di lavoro .. è sempre la stessa storia. E' poi vero?
Quello che volevo dire è che anche oggi si continuano a svolgere le attività addestrative tipiche per il manenimento delle capacità operative d'arma e di specialità . E' chiaro che gli impegni fuori area (Il 3°, ad esempio, è stato a Kabul e Sarajevo negli anni di Biagini, con me ad Herat ed ora è in Kossovo .. sono 4 missioni in meno di 6 anni!) comportano forti limitazioni, vi basti ricordate i problemi che abbiamo avuto a conciliare il nostro normale iter addestrativo quando sono incominciati gli impegni tipo VESPRI SICILIANI, FORZA PARIS e SANTA BARBARA, (che duravano solo 2 mesi e non 5!) con personale che aveva solo 20 gg. di Licenza all'anno e non aveva mogli e figli. Oggi è quindi più difficile sviluppare l'addestramento d'arma e di specialità ma cerchiamo di riuscirci lo stesso e l'impegno e la fatica sono sempre quelli. E' chiaro che, come una volta, non tutti sono entusiasti di portansi 20 Kg. di zaino per qualche migliaio di metri di dislivello o di alzarsi ad ore antelucane per avere i pezzi schierati e pronti alla fatidica ora dell'inizio esercitazione ma .. era ed è la naja!
I reparti sono sempre meno e questa è una scelta politico/amministrativa che le FFAA devono accettare, cercando di mantenere lo strumento sempre efficiente. In questo contesto si inserisce la scelta di abbandonare le sedi più scomode (Malles, Silandro, Pontebba, .. noi alpini siamo riusciti a sceglierci sempre gran bei posti!). Ma se pensate il 5° alpini è nato a MILANO (non a Merano o Vipiteno), il Bergamo a BARGAMO ed è lì, non a Silandro, che nel 1915 ha dato vita al 3° reggimento artiglieria da montagna. Quindi .. siamo tornati in CITTA' che, se per noi amanti dei silenzi e dei grandi spazi è una sofferenza, per famigliari e giovani militari NO!
Vedo che sono sempre più prolisso, chiedo scusa ed un caro saluto a tutti
Maurizio PAISSAN
Maurizio Paissan E poi venne su lenta, grave, bella nella sua apparenza faticosa e rude, coi suoi grandi soldati, coi suoi muli potenti, l’artiglieria da montagna..
Muli cattivi, zaini pesanti, sempre in avanti ci tocca andar..