Leggendo qua' e la' in internet sono venuto a conoscenza di una rete di telecomunicazioni NATO di grandissima importanza che attraversava anche l'Italia ai tempi della guerra fredda. E, provenendo dal corpo Trasmissioni, non potevo che appassionarmi …..
I siti Italiani erano circa una ventina e date le enormi dimensioni delle antenne paraboliche, in molti pensavano si trattasse di centri d'ascolto NSA o di stazioni radar Americane con chissà quale scopo…. ed invece erano postazioni a protezione della nostra sicurezza.
Il tratto di questo network, che si estendeva dalla Norvegia alla Turchia, si chiamava “ACE HIGH System” e consisteva in una cinquantina di stazioni “Troposcatter” attraverso Inghilterra, Norvegia, Danimarca, Germania, Belgio, Francia, Italia, Grecia e Turchia.
In poche parole, la tecnica in troposcatter consiste nell irradiare il segnale nella troposfera dove subisce uno “spargimento” in modo tale che parte di esso possa essere raccolto dalla stazione corrispondente anche se posta oltre l'orizzonte elettromagnetico (cioè le 2 antenne non sono in portata ottica)
I siti di fruizione delle informazioni trasmesse (570 canali telefonici, 260 canali telegrafici e 60 circuiti dati) venivano spesso serviti attraverso collegamenti a microonde.
Dunque, in questa rete transitavano tutte le comunicazioni analogiche e digitali, quali i rilevamenti radar della NATO, l'Early Warning, i piani di attacco e i collegamenti fra i vari centri strategici, tutti ai più alti livelli di segretezza e con il massimo d'affidabilità .
Le stazioni collegate in troposcatter erano distanti tra loro circa 300 km con una frequenza di lavoro tra gli 800 e 900Mhz: una distanza enorme se consideriamo la frequanza (piu' o meno quella dei nostri telefonini GSM). La configurazione tipica del sito era composto di quattro parabole con un diametro di 20 metri (!!!), due per la ricezione e altrettante in trasmissione in tecnica troposcatter e altre parabole piu' piccole (3 metri di diametro) per i collegamenti in linea ottica a microonde.
In Italia il link tropo proveniva da Feldberg (nella Foresta Nera) e, saltando la Svizzera, si collegava con il sito del “Dosso dei Galli” nel comune di Collio in provincia di Brescia (codice NATO IDGZ).
A sua volta questa stazione era collegata a sud in microonde con la stazione del Monte Giogo (Comano in prov. di Massa Carrara codice NATO IMXZ) attraverso quella di Cavriana (Mantova codice NATO IMBZ).
Nel Nord Est vi erano poi altri 3 siti connessi a questa rete:
- “Verona Tail” (IVTZ)
- “Concordia Sagittaria” (ICEZ), annessa alla stazione radar dell'AM e gestita da loro
- Aviano (IAVZ) .
Nel Centro-Sud mi risulta vi fossero altre 11 stazioni tra cui:
- Monte Maggiore nel comune di Allumiere (base “Tolfa” ITLZ - Roma)
- Ischia (IICZ)
- Pietra Ficcata (IPFZ) prov di Matera
- Monte Volture (IVUZ) prov di Potenza
- Martina Franca (IMAZ) prov. di Taranto
- Monte Mancuso (IMMZ) prov. di Catanzaro.
La rete fu dismessa con l'avvento delle comunicazioni satellitari e l'assegnazione di queste frequenze a sistemi cellulari comuni in tutta Europa (appunto il GSM)
Mi risulta che i siti italiani furono dimessi tra il 1994 e 1995 e che tutte le stazioni ( o almeno la maggior parte) fossero operate dal nostro Genio Trasmissioni.
A questo link trovate numerose informazioni sul “ACE HIGH” nonché numerose foto del sito del Mte Giogo e link verso altri siti
http://www.ik4mgv.it/Sito_Giogo.htm
Qualcuno ha notizie delle altre stazioni ?
Inoltre, mi piacerebbe sapere se nei siti erano presenti anche militari di leva e, nel caso, le loro funzione svolte
Mi ha incuriosito anche il fatto che le guardie erano svolte dai Carabinieri, ma era prassi comune nei siti NATO di una certa importanza ?