1°San Giusto
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Re: reparti di mobilitazione

Penso sia praticamente impossibile trovare documenti ufficiali sui reparti di mobilitazione circolanti al di fuori della struttura militare. La cartolina di richiamo riportata da Gio credo sia già un esempio molto interessante e probabilmente l'unica forma di testimonianza scritta reperibile tra i non militari di carriera. Per quel che può valere la mia testimonianza personale, riguardo al 43° Forlì e al 255° Veneto, ricordo benissimo che tutte le armi e le dotazioni esistevano in quanto si trovavano nella stessa caserma del 1°San Giusto e spesso come comandante della guardia le vedevo recandomi in ispezione. Esistevano anche documenti interni alla caserma che citavano i nomi dei suddetti battaglioni quadro e confermo quanto detto da Wintergreen: per ogni battaglione c'era il comandante già designato tra gli ufficiali che prestavano servizio presso il Comando Truppe Trieste e la manutenzione era affidata ad un sottufficiale e ad un gruppo di soldati, sempre però appartenenti al San Giusto.
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Re: reparti di mobilitazione

Lo so che è difficilissimo infatti la parola ufficiale l'ho virgolettata. Ho scritto anche che mi accontento di una testimonianza verbale di persona affudabile e tu lo sei. Non intendo fare il S.Tommaso della situazione. Come quando ho detto di aver visto una cartolina richiamo con destinazione 79 FTR a Gaeta. Spero mi crediate senza vedere la cartokina citata... :--""
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Re: reparti di mobilitazione

Infatti la mia era solo un' ulterirore considerazione/integrazione sull'argomento e per quanto riguarda l'affidabilità di quel che riporti verbalmente per me vale certamente lo stesso nei tuoi confronti.
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Re: reparti di mobilitazione

L'affidabilità dei dati che forniamo è sempre scontata, anche perchè non vedo il motivo di dare notizie false. Se poi è testimonianza diretta è incontrovertibile!
Quella di 1^ san Giusto è utilissima.
Il fatto di base è che le fonti sono praticamente inesistenti e talvolta sono poco chiare, basta pensare alle incongruenze che si trovano anche nel testo "sacro" del general Stefani sugli ordinamenti. Inoltre le norme differivano tra un anno e l'altro.
Mi sono ricordato che una fonte da cui ho tratto i dati sui battaglioni quadro è "Bella Italia, armate sponde", anche questo testo di riferimento, non sempre precisissimo.
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Gio
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Re: reparti di mobilitazione

Bell'Italia... è stata una buona fonte per tutti però è preferibile, potendo, una conferma diretta. E su questo la pensiamo tutti allo stesso modo
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cavalli
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Re: reparti di mobilitazione

SARà BENE suddivire le nostre ricerche a favore di: reparti (Q) per il completamento delle unità dell'esercito di campagna, ad es. btg. alp. Bolzano (Q), btg. alp. Arr. Val Brenta (Q) ecc. reparti per la difesa territoriale come btg. MOvieri, btg. guartdie ecc.
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Re: reparti di mobilitazione

Condivido, ma la vedo molto dura.
Le uniche informazioni in materia io le ho trovate nel terzo e quarto volume de "Gli autoveicolo da combattimento dell'esercito italiano", ma che riporta dati sintetici, pur indicando le circolari di riferimento, e si ferma al 1975. Mi piacerebbe che qualcuno riprendesse l'argomento se non con un libro quantomeno con un articolo(ne) nella serie dei volumi di Studi storico-militari, se ricominceranno a pubblicarli..
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Re: reparti di mobilitazione

Che si fermi al 75 niente male: è il tuo e il mio esercito e, per quanto mi riguarda, il periodo che mi sta più a cuore.

A tuo piacimento prova a estrapolare qualche dato che poi "giochiamo a scopa"... :mrgreen:
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Re: reparti di mobilitazione

La vedo molto dura.
Dai dati riportati nel libro sembra che ogni anno cambiassero le cose, con nomi di Divisioni che vanno e vengono e indicazioni di massima.
Il primo dato riportato, per il 1951, indicava i seguenti reparti di mobilitazione per la difesa territoriale:
3 Divisioni fanteria
11 Comandi raggruppamento
24 Battaglioni fucilieri
31 Battaglioni sicurezza
6 Battaglioni sicurezza difesa aeroporti
11 Comandi reggimento sicurezza
39 Battaglioni fucilieri (3 in vita)
7 Gruppi tattici (sq autoblindo e gruppi artiglieria campale)
25 nuclei carabinieri motocarrati (già in vita)
115 nuclei mobili carabineri
13 Battaglioni mobili carabineri (già in vita)
20 Reparti mobili PS (già in vita)
3 Reparti celeri PS (già in vita)
e per il 1953 le seguenti Divisioni:
Arezzo
Basilicata
Casale
Ferrara
Pasubio
Ravenna
Sassari
Umbria
Venezia
Per gli anni successivi ci sono indicazioni sulla tipologia dei reparti (Sicurezza, fucilieri difesa aeroporti) ma non il loro numer e ne, tantomeno, le denominazioni.
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Re: reparti di mobilitazione

WINTER è già tanto quello che hai scritto, putroppo l'argome aveva la classifica Riservato o Segreto per cui tanti/molti documenti sono stati distrutti alla fine del del "nostro" esercito.
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Re: reparti di mobilitazione

Concordo con Cavalli, che peraltro ha vissuto una vita in divisa, l'elenco di Wintergreen, unito a tutte le altre informazioni raccolte nelle precedenti pagine di questa discussione, è già molto utile e interessante per avere un quadro sui reparti di mobilitazione. Come detto si tratta di un argomento che era classificato come riservato e personalmente ho notato che anche molti ufficiali e sottufficiali possedevano informazioni parziali, limitate, qualche volta contraddittorie o addirittura nulle. Ricordo ad esempio un sottufficiale proveniente dai Cavalleggeri di Saluzzo e trasferito al San Giusto che, viste le armerie dei battaglioni quadro, disse di non aver mai visto prima una cosa del genere e di esserne stato soltanto vagamente a conoscenza. Ancora più vago risulta essere l'argomento sui battaglioni/compagnie fucilieri di sicurezza. Anche in questo caso, parlando con ex ufficiali e cercando di rimanere nei limiti di domande lecite, ho avuto informazioni variabili. E' risaputo che avevano il compito di presidiare e difendere i punti sensibili del territorio, obiettivi sia militari che civili ed è abbastanza intuibile quali potessero essere per ogni area geografica. Quello che sarebbe interessante capire, almeno per me, è di quali armi sarebbero stati dotati e cerco di spiegarmi meglio: se negli anni 50/60 i richiamati per un' eventuale mobilitazione avevano fatto addestramento, e sapevano quindi usarli, con i MAB, GARAND, ENFIELD, BREN e BAR che continuarono ad essere stoccati nei depositi fino a tutti gli anni '80 e forse più, i richiamati negli anni 70/80 che, GARAND a parte, si erano addestrati con FAL e MG 42/59 e non avevano pratica alcuna con le precedenti armi seppur ancora disponibili, di quale armamento sarebbero stati dotati? Dato un numero presumibilmente non trascurabile di battaglioni di sicurezza da impiegare anche negli anni 70/80, si dovrebbe pensare all'esistenza in riserva di un notevole numero di FAL ed MG certamente superiore a quello ufficialmente dichiarato come produzione. In conclusione se per i reparti quadro si può stabilire che dotazioni ed armamenti adeguati erano disponibili, per almeno una parte di quelli da mobilitare rimane un punto interrogativo.
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Re: reparti di mobilitazione

Sicuramente con l'armamento disponibile con un addestramento sommario sull'arma se non si conosceva o un ripasso se si conosceva. Tipico!
Già scritto una volta: se posti in riserva tutti i Mab che erano in dotazione a tutti gli assaltatori di fanteria (e sue specialità), a CC, PS, GdF, AM, MM, .... ce ne sarebbero stati un'infinità da non giustificare moschetti ed enfield.
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Re: reparti di mobilitazione

Winter, hai scritto: ".... Per gli anni successivi ci sono indicazioni sulla tipologia dei reparti (Sicurezza, fucilieri difesa aeroporti)...".

Ci potresti indicare questa tipologia, a tuo piacimento :roll:
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Re: reparti di mobilitazione

Quindi, a grandi linee e data la grande disponibilità di MAB, per i richiamati delle forze di polizia, AM, MM che già conoscevano l'arma si sarebbe provveduto ad un veloce ripasso mentre per tutti gli altri un'altrettanto veloce ed essenziale istruzione. E tutto questo nei pochi frenetici giorni disponibili per la mobilitazione...probabilmente lo stesso dicasi per le armi di squadra come i BREN o i BAR.
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Re: reparti di mobilitazione

Per 1^ San Giusto
Una premessa va fatta: i reparti di mobilitazione veri e propri sarebbero stati costituiti da leve di anni più anziani e in tempi successivi al completamento degli organici dei reparti operativi.
In quel periodo i reparti cosiddetti operativi erano, tranne specifiche eccezioni, ad organici ridotti. Compagnie (come la mia) appena in grado di formare un plotone rinforzato, Battaglioni su due compagnie, Reggimenti con battaglioni quadro. Supporti divisionali (genio e trasmissioni) sottorganico. Per armarli c’erano pronte le armerie di reparto, le cui dotazioni erano disposte in base agli organici di guerra e con armi nuove.
Gli appena congedati avrebbero dovuto ricordare bene l’utilizzo delle armi a loro disposizione.
I più vecchi avrebbero trovato armi tipo BREN/BAR; Enfield o addirittura 91/38, con le quali si erano addestrati molti anni prima , anche se penso che il loro utilizzo contro reparti di prima linea sarebbe stato poco efficace, per usare un eufemismo.

Rispondo poi alla richiesta di Giò sottolineando che, pur con tutta la mia buona volontà, è già difficile interpretare le informazioni disponibili, che sono sparse tra una massa di altre, in pagine diverse e difficili da cooordinare
Faccio un esempio di che riporta il libro:
Pag 69 (anno 1953)
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La difesa territoriale poteva contare su nuove unità quali: gruppi artiglieria controcarri, gruppi artiglieria da campagna, gruppi artiglieria contraerei pesante DAT, gruppi di artiglieria costiera, battaglioni di sicurezza, battaglioni di sicurezza difesa aeroporti, battaglioni fucilieri. Vennero diramati gli organici del battaglione di sicurezza per difesa aeroporti (tipo B) comprendenti: un plotone comando, una compagnia fucilieri, una compagnia armi d'accompagnamento ed una compagnia motoblindata con 4 autoblindo
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Commentata con questa nota.
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Circolare n.1640-S/Ord.III in data 23 luglio 1953 dell'Ufficio ordinamento “Organici btg. di sicurezza d.a. (Tipo b)La difesa territoriale si poteva avvalere fin dal tempo di pace di 7 battaglioni e 2 compagnie fucilieri (circolare n. 110-S/Ord II in data 12 maggio 1953 dell'Ufficio ordinamento Costituzione unità fucilieri).
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Il tutto non mi pare facile da interpretare e da coordinare con dati precedenti (quelli che ho già inserito)
Comunque cercherò di estrarre il maggior numero di informazioni

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