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Gio
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Ma quale dotazione!
La sciabola,che io sappia,te la dovevi comprare a tue spese ed era pure giusto. Penso pure il cappello così come io mi sono comprato,da bravo besagliere,il piumetto fuori ordinanza: na cifra!!!!
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Paolino
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Un piccolo aneddoto: al tempo del mio corso AUC, presso la ScuF di Cesano, la guardia al Quirinale, durante i fine settimana toccava alle scuole; venivano scelti 12 allievi tra i più "formali": 3 alti, 3 bassi e 3 di media statura, in modo da uniformare le guardie montanti con quelle smontanti (granatieri, marinai, ecc.). Noi alpini, primo corso dopo la chiusura della SMAlp, non facevamo parte dell'aliquota destinata al servizio perché non dotati di basco e senza un ufficiale alpino che potesse accompagnarci; quindi potevano montare solo bersaglieri, parà , meccanizzati e motorizzati. Successe, però, che uno dei componenti della "muta alta" prese una distorsione al ginocchio e dovetti sostituirlo io. Anche un altro allievo della guardia interna si sentì male e un altro alpino fu preso al suo posto. La soluzione era semplice: trasformarci entrambi in fanti con fiamme rosse sul bavero e basco nero. Il campanilismo di tutti gli allievi alpini, però, e il ritrovamento in un negozio di Roma del fregio sopra riportato, dopo una dura lotta col nostro capitano, ci permise di montare con le fiamme verdi e il basco nero ma con la nostra aquila, creando un falso clamoroso!
Dal corso successivo al mio e fino alla fine degli AUC, una delle tre mute era composta da soli alpini e con cappello d'ordinanza.

Paolo
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Gian Luca
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Posso solo dire che una delle foto più famose che c'era a Bracciano era una vecchia della terza batteria che entrava in guardia montante al Quirinale, tutti con cappello alpino, inquadrati alla perfezione.
Io ho prestato servizio di scorta nella breve cerimonia di presa di servizio del mio corso: si trattava in pratica di fare numero e seguire una procedura che prevedeva l'uscita della guardia smontante (compagnia d'onore della Marina) e il nostro ingresso al Quirinale.
Io, chiaramente volontario, avevo il basco :cry: preso in giro e anche fotografato dai miei compagni di corso per l'estemporaneo copricapo che mi toccava indossare.
Unico col cappello alpino, naturalmente, il capitano Fortebraccio.
Una bella esperienza, c'era tanta gente per il cambio della guardia. Ricordo che arrivammo al Quirinale in un battibaleno, scortati dalla stradale in motocicletta che ci faceva passare a tutti gli incroci perchè avevamo con noi la bandiera di guerra dell'Arma di Artiglieria (ad)
E siccome aveva un fisico forte, ed era alto e ben fatto, lo assegnarono all'artiglieria alpina... (M. Rigoni Stern)
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Francesco
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Era solo una domanda a chi mi precedette...

Alla guardia al Quirinale noi montagnini fummo obbligati :twisted: ad indossare pipe gialle e basco nero perché partecipava tutta la batteria e noi, 15, eravamo necessari ma non sufficienti a formare una sezione. Purtroppo all'epoca Fortebraccio era stato sostituito e tutti :x , compresi i nostri colleghi AUC, facevano a gara per sopprimere i nostri simboli distintivi. I tre componenti della scorta alla bandiera, della quale facevo parte, erano tutti montagnini ma non lo davano a vedere :cry: .
Ten. Francesco Papi
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Gian Luca
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Francesco ha scritto:Era solo una domanda a chi mi precedette...

Alla guardia al Quirinale noi montagnini fummo obbligati :twisted: ad indossare pipe gialle e basco nero perché partecipava tutta la batteria e noi, 15, eravamo necessari ma non sufficienti a formare una sezione. Purtroppo all'epoca Fortebraccio era stato sostituito e tutti :x , compresi i nostri colleghi AUC, facevano a gara per sopprimere i nostri simboli distintivi. I tre componenti della scorta alla bandiera, della quale facevo parte, erano tutti montagnini ma non lo davano a vedere :cry: .
:cry: l'episodio del cambio delle mostrine l'avevo rimosso :cry:
noi del 168 eravamo ancora meno, figurati n po'....
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Leonardo
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per Paolino: come erano strutturati gli ultimi corsi AUC che si svolgevano a Cesano per tutte le armi? l'addestramento era identico per tutti o c'era qualche distinzione tra le varie specialità ? in particolare qual era la situazione degli alpini?
Infine una curiosità  "uniformologica": la nappina da AUC era blu come quelle della Smalp?
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Gian Luca
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Leonardo ha scritto:per Paolino: come erano strutturati gli ultimi corsi AUC che si svolgevano a Cesano per tutte le armi? l'addestramento era identico per tutti o c'era qualche distinzione tra le varie specialità ? in particolare qual era la situazione degli alpini?
Infine una curiosità  "uniformologica": la nappina da AUC era blu come quelle della Smalp?
la mia era verde
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Paolino
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Ciao Leonardo.
Se non sbaglio gli AUC della SMAlp avevano la nappina rossa, come i miei "figli". Noi la avevamo verde perché recuperata a Bracciano (unico luogo vicino dove ci fossero delle truppe da montagna) in fretta e furia insieme ad altra dotazione d'epoca, come i pantacordellino in lana e le camicie da marcia in flanella...
Per quanto riguarda il corso, le uniche distinzioni erano per specializzazione: controcarri, mortaisti, trasmettitori e fucilieri, alpieri e BAR; anche il periodo di ambientamento ad Aosta lo abbiamo fatto insieme, non solo alle altre specialità  della fanteria ma anche con gli AUC dell'artiglieria, del genio, dei trasporti e delle trasmissioni. Solo i parà  sono andati direttamente a Pisa.
Noi alpini, a Cesano, eravamo e ci sentivamo un po' fuori posto: fino all'arrivo della cartolina nessuno sapeva del cambio di destinazione, neanche i comandanti a vari livelli della scuola. Eravamo visti come una curiosità  e non avevamo alcuna "stecca" né virtuale né materiale da ricevere. Ci siamo portati le tradizioni della nostra montagna e le conoscenze che avevamo degli alpini, abbiamo recuperato i nostri canti e li abbiamo sostituiti a quelli che ci avevano insegnato lì (il capitano della compagnia è rimasto un po' sconvolto e ha toccato ferro quando gli abbiamo dedicato l'omonimo canto durante un poligono :lol: ); Ci sono mancate le marce sui monti valdostani ma abbiamo faticato comunque sui colli laziali :shock:
E' stata un'esperienza unica e molto valida per chi ha saputo viverla con il giusto impegno e le giuste motivazioni.
Paolo
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cavalli
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La nappina della SMALP era Blu. Ci sono alcune dizioni dei materiali di pura fantasia!
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Leonardo
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cavalli ha scritto:La nappina della SMALP era Blu. Ci sono alcune dizioni dei materiali di pura fantasia!
Giusto, la nappina della SMALP è blu, però è anche vero che gli ultimi corsi AUC di Aosta portarono la nappina rossa. Infatti, sciolto il Btg. AUC nel 1998 (?), gli AUC vennero addestrati presso la 41^ e la 42^ Cp. del Btg. "Aosta" e pertanto con nappina rossa propria di tale battaglione.
E' anche da tenere conto che spesso le nappine venivano distribuite secondo le disponibilità , per questo avevo fatto la domanda sulle nappine in uso a Cesano (e la risposta ne è la conferma).
Leonardo
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Paolino ha scritto:Ciao Leonardo.
Se non sbaglio gli AUC della SMAlp avevano la nappina rossa, come i miei "figli". Noi la avevamo verde perché recuperata a Bracciano (unico luogo vicino dove ci fossero delle truppe da montagna) in fretta e furia insieme ad altra dotazione d'epoca, come i pantacordellino in lana e le camicie da marcia in flanella...
Per quanto riguarda il corso, le uniche distinzioni erano per specializzazione: controcarri, mortaisti, trasmettitori e fucilieri, alpieri e BAR; anche il periodo di ambientamento ad Aosta lo abbiamo fatto insieme, non solo alle altre specialità  della fanteria ma anche con gli AUC dell'artiglieria, del genio, dei trasporti e delle trasmissioni. Solo i parà  sono andati direttamente a Pisa.
Noi alpini, a Cesano, eravamo e ci sentivamo un po' fuori posto: fino all'arrivo della cartolina nessuno sapeva del cambio di destinazione, neanche i comandanti a vari livelli della scuola. Eravamo visti come una curiosità  e non avevamo alcuna "stecca" né virtuale né materiale da ricevere. Ci siamo portati le tradizioni della nostra montagna e le conoscenze che avevamo degli alpini, abbiamo recuperato i nostri canti e li abbiamo sostituiti a quelli che ci avevano insegnato lì (il capitano della compagnia è rimasto un po' sconvolto e ha toccato ferro quando gli abbiamo dedicato l'omonimo canto durante un poligono :lol: ); Ci sono mancate le marce sui monti valdostani ma abbiamo faticato comunque sui colli laziali :shock:
E' stata un'esperienza unica e molto valida per chi ha saputo viverla con il giusto impegno e le giuste motivazioni.
Paolo
Paolino grazie per la risposta ma ti chiedo qualche altra precisazione.
A Cesano iniziavano il corso gli AUC di tutte le Armi o solo della Fanteria e sue specialità ? Come era all'incirca la ripartizione (quanti fanti, quanti alpini ecc.)?
Dopo il corso base a Cesano parli del corso di ambientamento ad Aosta assieme agli AUC delle altre armi. Perchè non facevano tale corso presso le rispettive scuole d'arma? Oppure ho capito male e ti riferivi agli AUC di artiglieria alpina, genio alpino ecc. ?
Infine qual era la durata del corso nelle sue varie fasi?
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Paolino
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Giusto, la nappina della SMALP è blu, però è anche vero che gli ultimi corsi AUC di Aosta portarono la nappina rossa
Avevo detto rossa proprio perché avevo visto le foto di altri AUC miei amici con quella nappina.
ti chiedo qualche altra precisazione
Per il 181° Corso AUC (il mio :D ), era previsto che a Cesano si tenesse il corso per l'Arma di Fanteria, con tutte le sue specialità , tranne i lagunari, per i quali non erano più previsti ufficiali di complemento. A Lecce si tenne quello per l'Arma di Cavalleria (carristi, per la maggior parte se non ricordo male); a Bracciano per l'Artiglieria (non ricordo se la contraerea fosse a Sabaudia o a Bracciano... :oops: ); a Roma, alla Cecchignola, c'erano trasmettitori e tramat. Non rammento genieri tra gli AUC che ho visto. Gli allievi trascorrevano quattro mesi e mezzo alla propria scuola e quindici giorni ad Aosta (non solo quelli di specialità  alpina) per seguire un corso di tecniche di "sopravvivenza" in ambiente disagiato...
Per quanto riguarda il mio corso, eravamo in 96, dei quali 36 alpini (2 BAR, 2 alpieri, 2 trasmettitori, 4 mortaisti e 26 fucilieri), alcuni dei quali -se non erro, 4- sono transitati nei Carabinieri a due terzi del corso, che era suddiviso in tre fasi (grosso modo per il combattimento individuale, quello di squadra e quello di plotone).
Se non mi sono spiegato o se vuoi altre delucidazioni, sono a disposizione :wink: .
Ciao
Paolo
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Francesco
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Leonardo ha scritto:Infatti, sciolto il Btg. AUC nel 1998 (?), gli AUC vennero addestrati presso la 41^ e la 42^ Cp. del Btg. "Aosta" e pertanto con nappina rossa propria di tale battaglione.
Il btg. AUC non dovrebbe essere giunto al 1998 perché già  i miei nonni del 171° avevano la nappina rossa: a Bracciano il gr. trn. mecc. ed il gr. smv. dovrebbero essere stati sciolti nel '96-'97, in contemporanea con la 3^ btr. di a. mon.
Paolino ha scritto:A Lecce si tenne quello per l'Arma di Cavalleria (carristi, per la maggior parte se non ricordo male)
I carristi sono fanti. :lol: (:g:)
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Paolino
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I carristi sono fanti
Non sono un esperto e quindi non so dirti da quando ma i carristi, oggi come nel 2000, sono specialità  della cavalleria!
...che sete... :wink:
Paolo
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Ok nipotino :wink: : alla prima occasione ci faremo un bel brindisi.
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