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120Fornovo
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Premetto: mi pare che, oramai, siamo parecchio OT e Ax, giustamente, potrebbe tirami le orecchie ( (:so:) ma oggi eventualmente, non è il mio compleanno ma il mio onomastico, quello sì).

Gio, sicuramente tutti abbiamo capito che tu non pensi che esistono classifiche di Reparti: ci mancherebbe che uno come te lo pensasse. Se così fosse, io penso che non continueresti a restare e ad essere apprezzato in questo e in altri forum.

Vero, in un esercito non esistono Reparti di serie A e di serie B: tutti hanno un ruolo ben preciso da svolgere.
Se uno solo non lo svolgesse a dovere, potrebbe risentirne in modo pesante tutta la difesa organizzata.
Non ho usato, forse, le parole corrette ma il senso mi pare logico e semplice.

Ma che alcuni Reparti, poi, siano "visti" o "stati visti" come di serie A e di serie B (io ci aggiungerei anche la C), purtroppo non ci piove.
Essere elite, fa più "figo", fa più "Rambo".

Giustamente tutti conoscono i Parà  e i Carristi, per puro e non esaustivo esempio: sicuramente di serie A, ne ha sempre parlato anche la TV, li vediamo sempre nei film - i paracadutisti che si lanciano dal cielo, i carristi nelle loro corazze d'acciaio che avanzano imperterriti contro il nemico - ma sicuramente pochi appassionati conoscono i Reparti d'Arresto (sicuramente "visti" - sbagliando, attenzione! - di serie B, o anche da qualcuno di serie C).
Le stesse Autorità  militari fecero di tutto per toglierli dal loro isolamento (inserimento nelle divisioni Mantova e Folgore, creazione di 3 rgt. tutti decorati di Medaglia d'Oro al V.M. e di cui due che si onoravano della cravatta di colore): quindi vuol dire che, bene o male, 'sto isolamento "concettuale" , purtroppo, era sentito.

(:s:) Aiuto... Andrea Cavalli mi strozzererà  al prossimo incontro... no, no lo farà , perchè sa quanto sono orgoglioso del fatto di poter dire "sono un Arresto!".

Ma, d'altronde, eravamo solo dei "topolini" o delle "talpe" chiusi in bunker sotterranei, in attesa di un invasore (il ricordo alla Fortezza Bastiani del romanzo di Buzzati è incombente, anche se completamente fuori luogo, in attesa inutile di un nemico esterno che non verrà , dimenticando che il nemico, invece, è più al tuo interno che fuori ... e va beh!)
Considerati "carne da macello" (90% di perdite previste?) e votati alla morte.
Tale almeno se avessimo fatto il nostro dovere fino allo streguo: nella roccia come la roccia, come l'acciaio nell'acciaio.

Ultima considerazione di un Fante d'Arresto del 1983: per fortuna che eravamo di serie B, o C, dipende dai gusti.
Reparti dove lo sbraco non esisteva, caserme tirate a lustro, casermette passate giornalmente a cera, prove e riprove per l'addestramento in opera, allarmi su allarmi, ispezioni giornaliere - anche di Generali - ai distaccamenti di guardia.
Marce mensili, in assetto di guerra, con varie prove (uso della maschera, orientamento, assalti, difesa vicina con le armi di squadra, difesa antiaerea).
Studio dell'uso, degli effetti e delle possibili difese delle armi NBC.

E punizioni che fioccavano per un nonnulla.
Non avevi voglia di lavorare (alcuni c'erano): beh, ti facevano "scoppiare" (visti di persona!).
Eri volenteroso: venivi premiato.

In anni, diciamo "più caldi" della cosiddetta "guerra fredda": come sarà  stato? Io posso solo provare a immaginarlo.

Certo, non ci siamo lanciati col paracadute: nelle opere eravamo capaci di entrarvi un po' più comodamente, con una semplice scala.

Non mi sto piangendo addosso: della cosa si è parlato, nel forum, anche in passato.
Personalmente, sono orgoglioso di essere stato nel mio 120° battaglione fanteria d'arresto "Fornovo".
Il destino ci ha fatti "sparire": ma il 120° è "Più forte del destino".

Con cordialità  a tutti.
Maurizio, fante d'arresto ("rottamato" NATO)
"Più forte del destino"
motto del 120° btg. f.arr. Fornovo
http://fanteriadarresto.altervista.org/
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jolly46
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Siamo OT, speriamo che Ax sia sempre in ferie e che abbia problemi di "antenna" (magari attiviamo qualche ECM)! 8)

Intanto tranquilizzo Maurizio.
Il mio amico ora Ufficiale Superiore ma che ha comandato per molti anni unità  d'arresto anche recentemente mi ha detto che il personale dei reparti era scelto fra quello con i migliori profili sotto ogni punto.
Ne ha visti passare a centinaia sotto gli occhi ed inoltre, visto che entrambi siamo cresciuti nella stessa caserma fra soldatini di plastica e soldati veri, ha un'esperienza ed un occhio clinico allenato da decenni (per non tacere dei marescialli paterni che avevamo in casa).

Prima del 75 c'erano notevoli differenze fra le unità  a seconda della loro ubicazione geografica.
Mio padre ha prestato servizio alla frontiera nella Folgore e lì non si scherzava come non si scherzava nella Mantova, quando fu trasferito in Toscana nella Friuli scoprì un Esercito diverso purtroppo più brutto, all'epoca quei reparti erano detti "l'esercito del granducato".

Ovvio che negli anni della guerra fredda gli elementi migliori, quadri o soldati che fossero, erano destinati a dove il pericolo ed il bisogno era maggiore.
Quindi in quegli anni forse le categorie c'erano, proporzionali alla distanza dalla minaccia.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Buriasco
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eh eh! Grande Maurizio...Sentimentale ma soprattutto orgoglioso fino alla fine oppure orgoglioso "oltre la morte"
Un mio amico folgorino m'ha sempre detto che per loro (anni 80) la peggior minaccia al CAR era quella di essere trasferiti per punizione nella fanteria d'arresto...dalla massima mobilità  all'immobilità .
La fanteria d'arresto era custode del "segreto della fortificazione permanente", votata alla morte e coloro che appartenevano a questi reparti dovevano essere superdotati dal punto di vista psicologico (e molto probabilmente è vero).
i carristi odiano la cavalleria (basta leggere diversi post su ferreamole...)
La cavalleria si sente più importante degli altri per l'origine plurisecolare e "nobile"
gli alpini vedono soltanto verde e tutto il resto è buffa
Gli artiglieri probabilmente sono e si sentono iperdotati in matematica in quanto devono calcolarsi le tabelle ed i dati di tiro...
Ognuno gode a sentirsi qualche cosa più degli altri...sarà  probabilmente nella natura dell'uomo la necessità  di appartenere ad un gruppo/branco per sentirsi più sicuro o per distinguersi dagli altri... Capisco in un certo senso Maurizio perchè appartengo ad una famiglia di alpini, mio suocero è capo gruppo ANA, 90% dei miei amici erano nella Julia e spesso parlando di naja mi sento dire :" si OK, ma eri nella buffa...". Sorrido...fiero come non mai di essere appartenuto al 4°Genova Cavalleria.Non voglio creare nessun casino e chiudo qui il mio pensiero
Credo infine a Jolly46 nell'ipotesi geografica ante75.
scusate l'OT
saluti
Paolo
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Gio
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Dite pure che non è vero ma già  all'Accademia di Modena si diceva che chi ha le mostrine a pipa (artiglieria e genio) sono dell'arma dotta.
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M26
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Servizio militare.

Un mio amico Artigliere, riferendosi all'Arma della Fanteria, ci definiva "carne da macello".

Bé, come dargli torto..... con tutti quei colpi di cannone sparati dai nostri Artiglieri sui reparti Italiani di prima linea, anzichè sulle trincee Austro Ungariche nella Grande Guerra. :(

Ma fra amici lo sfottò ci stà  tutto: da quello che ha fatto lo scrivano alla Capitaneria di Porto, al Vigile del Fuoco, al Paracadutista, al Geniere, al riformato, all'obiettore civile.

E' giusto che ognuno sia fiero del proprio Reparto di appartenenza e della propria specialità  ed Arma.

L'antagonismo fra chi ha svolto il servizio militare in un reparto ritenuto "in" e chi in uno considerato "out" è un pò come gli sberleffi fra tifosi del calcio. Il mio amico Artigliere è Genoano, con la sua squadra del cuore retrocessa in C1, quando avevano già  festeggiato la promozione in serie A. La mia squadra è Campione d'Italia e quindi vi lascio immaginare......
Stefano
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Re: KVASAC O OBLICA!

M26 ha scritto:Ovvero

FERMO O SPARO! :evil: :evil: :evil:

.
salve M26, complimenti per la ricchezza di dati e descrizioni! ormai la natura sta ricoprendo quasi tutto!

Mi riallaccio al tema iniziale con una curiosita': da quel che mi ricordo, mi pare che il "fermo o sparo" intimato dai graniciari fosse letteralmente "Stoj ali pucam!" (pron. putsam)...mai sentito di questo :shock: "Kvasac o oblica"? Riesci magari a dipanare i miei dubbi?

grazie! 8)
lappino
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Re: KVASAC O OBLICA!

Mariner ha scritto:
M26 ha scritto:Ovvero

FERMO O SPARO! :evil: :evil: :evil:

.
..."fermo o sparo" intimato dai graniciari fosse letteralmente "Stoj ali pucam!" (pron. putsam)...mai sentito di questo :shock: "Kvasac o oblica"? Riesci magari a dipanare i miei dubbi?

grazie! 8)
Benvenuto nel Forum da parte mia, un appassionato delle fortificazioni del Vallo Alpino, ora a Changwon, Korea d. S.
Ovviamente, "Kvasac o oblica" e un scherzo.
Ma, credo che (pronunciata minacciosamente) anche questa frasi (nomi dei cibi, niente da fare con "stoj ili pucam") poteva suonare proprio come "Fermo o sparo" a ogniuno che non conosceva il loro significazione nella lingua serbo-croata. 8)
Certo che "o" italiano e' "ali" sloveno, ma la lingua ufficiale della Armata Popolare Jugoslava era serbo-croata (per cio' "ili"). E i giovani Sloveni di solito andavano a fare i "graniciari" sul confine con Albania, o Bulgaria...
Saluti,
Vladimir
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M26
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Fermo o sparo.

Non conosco ahimè nè lo Sloveno, nè il Croato.

"Kvasac o oblica" lo ho letto da qualche parte, ipotizzando che fosse un monito a fermarsi. Dovrebbe essere Croato. :shock:
Stefano
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Mariner
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ringrazio del benvenuto e per le precisazioni. In effetti Lappino ha ragione sul "ili"

No problem,M26 era solo una mia piccola morbosa curiosita'... ora posso dormire tranquillo :D
ASSO
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bellissime foto
ma sto bunker museum dove si trove e come è possibile visitarlo

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