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Re: Spiaggia BIBIONE

Noi al corso AUC abbiamo sparato un nastro da 50 ogni 2 persone: i colpi erano molto preziozi e bisognava risparmiare. Questi hanno risparmiato molto più di noi :mrgreen: :mrgreen:
1°San Giusto
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Re: Spiaggia BIBIONE

In effetti nelle foto non si vedono i nastri, deve trattarsi del momento di addestramento in bianco che precedeva i tiri veri e propri, si vede anche la verifica delle armi da parte del maresciallo armiere (me lo ricordo dopo tanti anni). Queste foto che mi fa piacere rivedere qui, assieme a tante altre, le ho raccolte io da vari album del reparto e collezioni personali per poi farle inserire nel sito delle Cravatte Rosse del 1° San Giusto, nella sezione "Come eravamo"; tra le tante foto ce ne sono diverse interessanti dal punto di vista addestrativo e operativo.
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Re: Spiaggia BIBIONE

La mia era solo una battuta naturalmente. Anche io avevo notatto il naresciallo :--""
Noi abbiam sparato subito perché al corso avevamo fatto diverse ore di lezione sulla browing e quando al reggimento la truppa è andata a sparare al poligono di Foce Verde io non son stato comandato per accompagnarli. Magari hanno fatto la stessa procedura dei fanti del 1°.
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Re: Spiaggia BIBIONE

Grazie Gio, avevo colto il senso positivo della tua battuta. Ho supposto che fosse una specie di "ripasso" prima dei tiri con il munizionamento anche se credo che una buona dose di addestramento in bianco lo avessero già fatto in precedenza. Il San Giusto aveva una struttura mista di motorizzati e meccanizzati e io appartenendo a una compagnia motorizzata non ho sparato con la Browning perché non era nella nostra dotazione, quindi non so esattamente come venisse svolto l'addestramento con questa arma, tranne che veniva usata oltre che sui bersagli terrestri anche per la difesa antiaerea a bassa quota. Poi c'è da aggiungere che in qualche particolare caso alcuni capisquadra assaltatori delle compagnie motorizzate venivano abilitati anche all'uso della Browning o dei cannoni senza rinculo ma a me non è capitato.
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Re: Spiaggia BIBIONE

1°San Giusto ha scritto: sab set 15, 2018 12:17 pm Queste foto che mi fa piacere rivedere qui, assieme a tante altre, le ho raccolte io da vari album del reparto e collezioni personali per poi farle inserire nel sito delle Cravatte Rosse del 1° San Giusto, nella sezione "Come eravamo"; tra le tante foto ce ne sono diverse interessanti dal punto di vista addestrativo e operativo.
In effetti avevo già apprezzato le belle foto operative del 1° San Giusto scattate durante le varie attività addestrative.
Alcune domande.
Mi risultava che un Btg motorizzato fosse dotato unicamente di veicoli ruotati. Il fatto che il San Giusto disponesse di compagnie fucilieri miste avendo in dotazione anche mezzi cingolati, era una particolarità unica nel suo genere? Oppure erano realtà comuni anche per gli altri Btg motorizzati?
Quindi al San Giusto usavano anche VTT M113 per il trasporto fucilieri. Ma disponevano anche di M106 per la compagnia mortai?
Inoltre dalle foto si vedono diverse squadre mortaisti in addestramento. Nella maggior parte dei casi con mortai da 120, se non erro. Ed in un caso con mortai da 80.
I mortati in dotazione erano di entrambi i calibri?
Stefano
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Re: Spiaggia BIBIONE

Noi bersaglieri, ANTE RISTRUTTURAZIONE, avevamo un plotone Mo81 in organico ad ogni compagnia fucilieri mentre i mo120 erano nella compagnia mortai del battaglione.
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Re: Spiaggia BIBIONE

Idem per gli alpini
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Re: Spiaggia BIBIONE

Allora, rispondo prima sul tema mortai. Il San Giusto, costituito post ristrutturazione del 1975, aveva i mortai pesanti da 120 nella 4^cp mortai che rimaneva a disposizione del comando di battaglione o del gruppo tattico, tre plotoni mortai da 81, che normalmente stavano nella compagnia mortai pesanti perché lì facevano la scuola di tiro e l'addestramento, al bisogno andavano immediatamente in organico alle tre compagnie fucilieri del battaglione. Quindi direi come descritto da Gio e Wintergreen per bersaglieri ed alpini, la stessa cosa ho sentito anche per i paracadutisti. Non so esattamente come fosse la dotazione mortai per i battaglioni di altre specialità della fanteria, ho sempre supposto che fosse uguale però parlando con un amico, che nei primi anni 80 era STen di complemento al 82° meccanizzato Torino nella cp mortai, ho saputo che avevano solo mortai da 120 e non da 81, il che mi è parso strano.
Per quanto riguarda la struttura del San Giusto posso dire che con la fine del 1979 ad una cp fucilieri sono stati assegnati gli M113, e in anni successivi i VCC1, per le squadre assaltatori e i cingolati portamortaio per il plotone mortai da 81. Successivamente sono stati forniti anche gli M106 per i mortai da 120. Quindi per concludere: fino al 1979 il reparto risultava completamente su ruota, dal 1980 in poi la CCS aveva tutti i mezzi logistici su ruota, la 1^ e la 2^ cp fucilieri erano motorizzate su ACL 75 compresi i mortai da 81 assegnati, la 3^ cp fucilieri era meccanizzata su M113 compresi i mortai da 81, la 4^ cp mortai da 120 poteva operare sia da motorizzata che da meccanizzata.
Da quanto mi è stato detto da alcuni nostri ufficiali si trattava di una struttura particolare dovuta ai compiti assegnati al reparto: le compagnie fucilieri motorizzate dovevano essere più idonee ad agire sui terreni più impervi del carso e nei centri abitati, la compagnia meccanizzata doveva essere manovriera sui terreni più aperti e, dopo il 1986 con l'inserimento del San Giusto nella brigata Vittorio Veneto, poteva anche agire di supporto al Piemonte Cavalleria. Per la compagnia mortai da 120 che rimaneva schierata più indietro era previsto (sempre che fosse rimasta in vita abbastanza a lungo) che, nell'azione di ritardo e logoramento che il reparto era incaricato di sostenere, potesse arretrare dal carso e dalla periferia fino al centro di Trieste e sarebbe stato problematico spostare continuamente i pezzi con le piastre su terreno asfaltato, in questo caso sarebbero stati più idonei gli M106.
Non so quale fosse la struttura degli altri battaglioni motorizzati dell'epoca, cioè fino all'inizio degli anni 90, ma mi par di ricordare che una persona che aveva svolto servizio nel battaglione Senio della brigata Friuli mi avesse parlato di reparto completamente su ruota e che anche negli altri non ci fossero meccanizzati. So invece che nel 1979, analogamente al San Giusto, anche i battaglioni paracadutisti ricevettero i VCC per una cp fucilieri ciascuno.
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Re: Spiaggia BIBIONE

79
1°San Giusto ha scritto: lun set 17, 2018 4:30 pm Allora, rispondo prima sul tema mortai. Il San Giusto, costituito post ristrutturazione del 1975, aveva i mortai pesanti da 120 nella 4^cp mortai che rimaneva a disposizione del comando di battaglione o del gruppo tattico, tre plotoni mortai da 81, che normalmente stavano nella compagnia mortai pesanti perché lì facevano la scuola di tiro e l'addestramento, al bisogno andavano immediatamente in organico alle tre compagnie fucilieri del battaglione.
Ricordo di cui sono abbastanza sicuro nonostante i quattro lustri trascorsi:

i plotoni mortai da 81 sino ca. metà '79 erano già organici alle 3 cp. fucilieri, ma, come detto, i componenti erano aggregati alla 4a cp. per esigenze addestrative etc.; (erano iscritti nel ruolo personale, ma non li si chiamava mai all'appello, tant'è che ricordo di non averli mai incontrati in compagnia)

dall'estate '79 vennero trasferiti definitivamente alla 4a cp, cosa sarebbe successo in caso di allarme non l'ho mai saputo.

Restando nell'estate '79 vi fu un altro piccolo cambiamento, i pionieri (di fanteria) della CCS cambiarono incarico da 13 A in 30 A e vennero distribuiti nelle 3 cp. fucilieri.

Una buona notte
"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"

(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
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Re: Spiaggia BIBIONE

Confermo quanto correttamente detto da 230A: le mansioni dei pionieri passarono in pratica ai 30A, principalmente apertura dei varchi nei campi minati con la Vipera Bofors e maneggio degli espolosivi; ricordo di aver fatto parecchi addestramenti con le mine anti uomo e anti carro e anche un brillamento di candelotti di tritolite nel poligono di Monrupino. Per i mortaisti dei plotoni da 81, come ho detto, in caso di allarme ed eventuale impiego sarebbero immediatamente passati dalla compagnia mortai alle compagnie fucilieri. Stessa cosa quando vennero assegnati i missili cc Milan al posto dei 106 s.r. : i plotoni controcarro stavano normalmente nella CCS dove facevano la scuola di tiro ma in tutti gli addestramenti e in caso di impiego reale passavano in organico alle compagnie fucilieri, 6 lanciatori per ogni compagnia per un totale di 18; invece rimaneva permanentemente nelle due compagnie fucilieri motorizzate il plotone controcarri con i 57 s.r. che rimasero in servizio anche dopo l'introduzione dei Milan.
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