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axtolf
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Anni di immissione e dismissione armi

Qualcuno conosce:

Anno di dismissione dei cannoni senza rinculo M18, M20 e M40.

Anno di messa in servizio e dismissione delle bombe Energa e Superenerga ed eventuali informazioni su di esso.

Anno di messa in servizio e dismissione del complesso quadruplo M55.

Anno di messa in servizio e dismissione del lanciabombe PIAT ed eventuali informazioni su di esso.

Grazie
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jolly46
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Per ora sono riuscito a trovare queste informazioni.
PIAT-
La prima assegnazione del lanciabombe controcarri PIAT risale all’autunno/inverno 1944 quando ne furono dotati i costituendi Gruppi di Combattimento italiani equipaggiati con armamento ed uniformi inglesi. Ogni Gruppo di Combattimento aveva in dotazione circa 200 PIAT.
Queste armi iniziarono ad essere sostituite, almeno nelle divisioni di prima linea, dai bazooka americani inizialmente da 60 mm, alla fine degli anni ’40. Probabilmente restarono in dotazione a reparti di seconda linea o conservati per la mobilitazione.
Caratteristiche: calibro 87 mm,funzioanmento a lancio senza canna, caricamento singolo, V m/sec 90 circa, gittata d’impiego metri 100 a tiro teso, metri 320 a tiro curvo, HEAT a carica cava, celerità  di tiro pratica colpi/min fino a 10, peso all’impiego kg 15,650 .


Cannone M18 da 57 s.r. e cannone M20 da 75 s.r.-
Immessi in servizio agli inizi degli anni ’50, probabilmente nel 1952 allorchè furono redatte le relative “Istruzioni provvisorie”.
In dotazione nelle divisioni di fanteria almeno fino alla fine degli anni ’60 mentre le brigate di fanteria ed alpine avevano l’M18 ancora nel 1975.
Dopo il 75 non credo siano stati più in servizio.

Cannone M40 da 106 s.r.-
Immesso in servizio dopo la metà  degli anni ’50, probabilmente nel 1956. Nel 1957 era in dotazione solo alle tre divisioni corazzate dell’epoca, mentre nel 1959 la dotazione era stata estesa alle divisioni di fanteria. Le brigate alpine non ne erano dotate almeno fino alla metà  degli anni ’60 mentre lo avevano nel 1975 prima della ristrutturazione.
Dopo il 75 furono gradualmente sostituiti e dovrebbero essere stati ritirati alla fine degli anni 70.

Per le altre info devo ancora cercare.
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Nicola
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L'Energa l'ho sparata 5 anni fa. Sicuro che non si usi più?
Forse perchè nessuno usa più il fal? E' stata una delle esperienze più divertenti di tutta la naja. La carica scatenava un rinculo pazzesco, bisognava avvolgersi il lacciolo del fucile intorno alla mano sinistra per evitare che ti finisse in faccia.
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Grazie per le informazioni. Avevo una mezza idea per quanto riguarda i senza rinculo va volevo una conferma...

L'energa effettivamente forse non è stata proprio dismessa nel vero senso della parola, è che non riesco a trovare nulla di particolareggiato su di essa. Anche l'hanno spiegata quando ero in caserma e mi ricordo che in armeria ce ne erano un paio di quelle con carica finta (minio rosso), e di averle messe io con il maresciallo in riservetta.

Cercando su internet, trovo solo pochi riferimenti, indiretti comunque e, guarda un po', il mio sito, che sembra l'unico tecnico che la cita.
Probabilmente, se si tratta di roba estera, ha un altra denominazione in inglese...
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Federico
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Non so se può essere utile ma nel 1986/87 la Cp. Controcarri della Taurinense aveva ancora in dotazione i 106 s.r. , montati sulle AR '59 (queste ultime, direi, dei veri muli. Andavano sempre, pochissimi guasti).

Sulle AR 76 invece montavano il lanciarazzi MILAN.

Saluti
Art. Federico
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jolly46
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Su un fascicolo di Panorama Difesa dello scorso anno c'è un articolo di F.Cappellano sulle bombe da fucile e tromboncini lanciagranate.
Per quanto riguarda il dopoguerra le notizie sono scarse, anche se ci sono tre foto di Energa e Super Energa, una delle quali fa vedere due alpini sulla neve con FAL imbracciato e pronti al tiro di Super Energa.

Comunque nell'articolo viene riportato che le Energa sono state introdotte con l'adozione del Garand, la bomba a carica cava aveva una perforazione max di 25 cm. Potevano essere inoltre utilizzate anche bombe antipersonale Mk II, ovvero normali "ananas" provviste di adattatore di lancio.
La circolare sull'uso ed impiego del dispositivo è del 31 luglio 1955, periodo per il quale si può ipotizare la messa in servizio.

Con il FAL veniva utilizzata la Super Energa, cm 30 di perforazione, oltre alla bomba illuminante Mod.59.

Tanto per curiosità  cito che specifiche bombe illuminanti (con discesa lenta a mezzo di un piccolo paracadute) potevano essere sparate anche con il MAB.
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sempre scavando tra i ricordi:

Nel 1979 i "cannonari" (incarico 111, non ricordo più però la denominazione ufficiale, forse cannoniere e basta, dato che mi sembra esistesse l'incarico 16 B, cannoniere di unità  di fanteria d'arresto ?) del battaglione dove prestavo servizio avevano in dotazione un cannone s.r. spalleggiabile da 57 mm. (ritengo del modello citato) con il quale effettuavano il campo di specialità  dalle parti di Ravenna (Foce Reno ?).

Energa e Superenerga naturalmente in servizio; le sparavamo in un mini poligono in una valletta dietro Trieste abilitato solamente ad una gittata di non più di un centinaio di metri ... sebbene i vecchi marescialli raccontavano che nello stesso luogo negli anni '60 facevano assalti a fuoco, arma di accompagnamento era il BAR...

... cosiccome i 106 s.r. montati sulla AR 59.

Erano inoltre disponibili, ma non li ho mai visti in azione, dei lanciarazzi (bazooka), credo da 88 mm.

Un giorno il comandante di compagnia ci illustrò le novità  che sarebbero intervenute di li a poco, purtroppo me ne ricordo solamente una, l'introduzione del MILAN, ma io mi sono congedato prima del suo arrivo (a proposito, quanti secoli dopo è entrato in servizio ?).
"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"

(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
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Re: Anni di immissione e dismissione armi

Buongiorno
Mi inserisco in questa vecchia discussione condividendo alcune considerazioni, domande ed informazioni riguardo il cannone s.r. M40 da 106 mm (che poi sono 105..).
Vorrei sapere se dopo l’introduzione del MILAN era prevista la presenza contemporanea delle due armi nella dotazione dei reparti italiani.

Oppure i cannoni sono stati tutti radiati? Neanche tenuti in magazzino?

In quanto non mi pare una arma che fosse stata proprio da buttar via (la pagina wikipedia in inglese relativa riferisce la presenza di munizionamento in grado di perforare 700 mm di corazza dopo aver penetrato eventuali corazze reattive).

E inoltre sulla base di queste altre considerazioni
1) mi pare di ricordare che il MILAN abbia una distanza minima di ingaggio di alcuni centinaia di metri (quanti? 400m? 600m) ciò non ne facilita l’uso nella pianura friulana/veneta caratterizzata da una notevole presenza di aree urbanizzate e da una notevole compartimentazione della campagna dovuta a siepi, vigne, di piantagioni di pioppi etc. Sarebbero pochissime le occasioni in cui poter usare il missile al limite della sua portata massima (2000 m)
Magari sarebbe potuto andare un poco meglio, ma mica tanto, nelle valli alpine trovando qualche posizione dominante sui fianchi delle valli stesse.

2) Nel sito http://www.armehandbok.se/Sida_1.htm dove sono riportate notevoli informazioni sull’esercito svedese degli ultimi anni della guerra fredda risulta che nelle brigate destinate ad operare nella zona nord del paese (le brigate Norrland) il battaglione di fanteria secondo l’organico del 1977 disponeva di 12 cannoni controcarro PVPJ 1110 da 90mm mentre secondo l’organico del 1985 disponeva di 8 cannoni controcarro PVPJ 1110 e di 8 lanciamissili controcarro BILL:
E’ da sottolineare che gli organici delle due edizioni cambiano passando dalle 4 compagnie fucilieri del 1977 ( 2 cn per cp +4 cn per cp comando) alle 3 del 1985 (2cn+2 lanciamissili per cp fucilieri e ugualmente per la cp comando).
Praticamente i missili sono andati ad aggiungersi ai cannoni cc, non li avevano sostituiti.

3) Sempre sulla pagina wikipedia del cannone sr PVPJ 1110 viene detto che sono ritirati dal servizio ma rimangono in magazzino (a parte quelli donati alle repubbliche baltiche)


E’ vero che nel frattempo era arrivato il Folgore ma il 106 s,r, aveva prestazioni maggiori.
E il folgore è in distribuzione organica o è nei magazzini (a parte gli esemplari donati ai Curdi)
Ho buttato giù gli argomenti un po’ alla buona e in maniera disordinata, scusatemi.
Aspetto vostre risposte e/o considerazioni.
Saluti
Luca
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Re: Anni di immissione e dismissione armi

Ti rispondo facendo riferimento a quel che ricordo(se ricordo bene) e posso sapere riguardo al mio reparto e a quel che ho visto su alcuni vecchi numeri di RID e Panorama Difesa. I missili CC Milan iniziarono ad essere distribuiti nel nostro esercito tra la fine del 1982 e inizio 83 e vennero dati in dotazione con precedenza alle forze di copertura alla frontiera orientale del V CdA, alla Brigata Julia e ai paracadutisti, poi gradualmente a tutti gli altri. Non so se i 106 siano rimasti ancora presenti per un periodo contemporaneamente ai Milan, comunque so che venivano considerati ancora validi per il tiro d'imboscata in determinate situazioni, tipo ambienti compartimentati. Può darsi che alla dotazione prevista di 6 lanciatori Milan per ognio compagnia fucilieri(quindi 18 lanciatori per battaglione), si sia conservato 1 plotone controcarri da 106 nella CCS del battaglione. Quello che posso dirti con sicurezza è che nel mio reparto sono convissuti, praticamente fin quasi alla fine degli anni 80, i Milan e i cannoni sr M18 da 57mm; questo nelle compagnie fucilieri motorizzate, mentre non mi pare che nella cp fucilieri meccanizzata ci fossero ancora i 106. Ricordo anche di aver visto su un numero di RID della prima metà degli anni 80 una foto della cp alpini paracadutisti in addestramento con i 57 sr, credo sia stato così anche per altri reparti alpini e paracadutisti che all'epoca avevano già ricevuto i Milan. Non so alla fine quanti reparti abbiano ricevuto i Milan entro la fine della Guerra Fredda, forse si può supporre che i 106 siano rimasti comunque ancora in servizio in alcuni reparti e quelli ritirati siano stati posti in riserva. Per quanto riguarda la gittata d'impiego del Milan so che la spoletta si attivava già dopo 25 metri dal lancio, quindi in via teorica poteva ingaggiare un bersaglio a una distanza di poco superiore e comunque molto inferiore ai 300 metri; nella tabella teorica mi pare che la gamma d'impiego lo dia appunto dai 25 ai 2000 metri circa.
1°San Giusto "FEDELE SEMPRE"

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