"Il peso dello zaino": libero adattamento teatrale da testi originali di Giulio Bedeschi, nel cinquantesimo anniversario della pubblicazione di "Centomila gavette di ghiaccio".
Appuntamento sabato 26 ottobre 2013, ore 20,30, presso il Teatro "Mattarello" di Arzignano (VI).
INGRESSO LIBERO.
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"Il peso dello zaino" al Teatro "Mattarello", Arzignano (VI)
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Re: "Il peso dello zaino" al Teatro "Mattarello", Arzignano
Breve resoconto della prima teatrale di ieri sera: un adattamento riuscito, in cui un Bedeschi settuagenario appena trapassato si ricongiunge a Reitani e a Michelangelo, l'attendente disperso (un approccio che mi ha ricordato Nobile e Amundsen nel film "La tenda rossa"), in attesa dell'amata Luisa, compagna paziente nel tessere assieme al marito alpino medico e scrittore i fili della sua memoria.
Quattro gli attori che si alternavano a voce narrante, accompagnati da una violinista giapponese (le è stata accreditata un'esibizione al cospetto del Tenno) e da un percussionista che sopperiva anche ai rumori di scena.
Nessuna rivisitazione socio-politica col senno dell'attualità, nessun giudizio storico su cause ed effetti di quelle lontane vicende belliche: solo il dramma personale e collettivo di quella gioventù, quella morta a vent'anni, quella di vecchiaia, sul proprio letto, e quella, sempre più sparuta, ancora in vita.
Interi brani strappati dalle pagine di Bedeschi: l'episodio doloroso della madre alla ricerca del figlio tra i reduci del paese, il siparietto da commedia popolare veneta del matrimonio di Scudrera con la Pasquala, la firma dell'armistizio, il ritratto del Re al comando di Udine, la fine di Pilon, della Gigia e quella, ovviamente, del capitano della "13".
Presenti, oltre al capogruppo di Arzignano e al presidente della sezione di Vicenza, alcuni comandanti dell'8° Rgt tra i quali il colonnello Piovera, il generale in congedo Lenzini e l'attuale comandante della "Julia" gen. Ignazio Gamba. Salutato anche l'autore Manuel Grotto: tra il pubblico, inoltre, l'ex vice-presidente nazionale.
Tornando alla rappresentazione, non è stato presentato il calendario di un'eventuale tournée, ma se dalle vostre parti dovesse essere andare in scena una replica vi consiglierei di non perdervela.
Quattro gli attori che si alternavano a voce narrante, accompagnati da una violinista giapponese (le è stata accreditata un'esibizione al cospetto del Tenno) e da un percussionista che sopperiva anche ai rumori di scena.
Nessuna rivisitazione socio-politica col senno dell'attualità, nessun giudizio storico su cause ed effetti di quelle lontane vicende belliche: solo il dramma personale e collettivo di quella gioventù, quella morta a vent'anni, quella di vecchiaia, sul proprio letto, e quella, sempre più sparuta, ancora in vita.
Interi brani strappati dalle pagine di Bedeschi: l'episodio doloroso della madre alla ricerca del figlio tra i reduci del paese, il siparietto da commedia popolare veneta del matrimonio di Scudrera con la Pasquala, la firma dell'armistizio, il ritratto del Re al comando di Udine, la fine di Pilon, della Gigia e quella, ovviamente, del capitano della "13".
Presenti, oltre al capogruppo di Arzignano e al presidente della sezione di Vicenza, alcuni comandanti dell'8° Rgt tra i quali il colonnello Piovera, il generale in congedo Lenzini e l'attuale comandante della "Julia" gen. Ignazio Gamba. Salutato anche l'autore Manuel Grotto: tra il pubblico, inoltre, l'ex vice-presidente nazionale.
Tornando alla rappresentazione, non è stato presentato il calendario di un'eventuale tournée, ma se dalle vostre parti dovesse essere andare in scena una replica vi consiglierei di non perdervela.