La settimana scorsa sono stato in quel di Malles e volevo chiedere se qualcuno sa come raggiungere e se si può, le opere in caverna n. 9/10/11; salendo verso il passo Resia si trovano sul costone all'estrema sinistra della valle.
Dalle vicinanze dell'opera 8 si notano malloppi e feritoie ma dalla sottostante ciclabile non è possibile accedervi perchè il pendio è troppo ripido e soggetto a caduta sassi (la ciclabile era piena).
Allego due foto per inquadrare la zona.
Allegati
Copia di DSCF1971.JPG (55.23 KiB) Visto 1515 volte
Copia di DSCF2129.JPG (65.38 KiB) Visto 1514 volte
Grazie delle foto. Almeno adesso si vedono i malloppi. Il posizionamento dell'opera l'ho visto solo sul solito libro. Chi cerca trova. Non dovrebbe essere difficile su un costone senza avallamenti.
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Quella all'estrama destra sembra una caponiera. Provato a vedere se un sentiero ci passa? Non è detto che arrivi da sotto, ma magari parte altrove.
Può essere che ci sia un ingresso basso, il buon senso lo indicherebbe, ma non è detto che ci sia. Potrebbe essere che i sentieri ci fossero in origine (come visto altrove, dove l'erosione naturale ha cancellato i normali accessi rendendoli difficoltosi) e che non fosse stato considerato necessario un ingresso basso (o non realizzabile).
Sulla cartina non era segnato niente e non sono arrivato per questioni di tempo ad alzarmi di quota per osservare meglio..
Perchè in effetti dal paese di Clusio c'è una stradina a tornanti che sale e da uno di questi sembra sia possibile un avvicinamento, ma di sicuro una nuova puntata in zona chiarià ogni dubbio....
Dal basso come dicevi tu Axtolf magari non era nemmeno previsto un accesso e in effetti non ho visto nessuno segno in tal senso.
L'opera in questione l'ho esplorata diverse volte con gli Alpini del mio plotone. La citata stradina che sale da Clusio (insieme a un sentiero segnato Å.A.V.) sale al delizioso paese di Slingia (da cui si giunge comodamente alla frontiera) ma tale percorso non serve a raggiungere l'ingresso dell'opera. Per raggiungerla: uscire dal paese di Malles, seguire la strada che va a Schleis-Clusio, passando davanti ad un'opera (n. 7 nella foto) e costeggiando il lunghissimo vallo anticarro; raggiungere la stradina che collega Clusio a Laces, oltrepassare l'opera segnata con n.8, dalla stradina salire direttamente sul pendio su cui incombono le feritoie dell'opera; sul pendìo c'è l'unico ingresso da noi identificato ed usato, posizionato sull'allineamento delle feritoie visibili nella foto (DSCF2129), tutto a sinistra. Ho fatto alcune diapositive di quest'opera ma purtroppo non sono ancora riuscito a ricavarne le foto. L'ingresso si vede facilmente dal fondovalle usando il binocolo ed è una semplice apertura scavata nella parete rocciosa, rinforzata superiormente e sul lato destro con cemento armato; era stata chiusa con una tamponatura di calcestruzzo che ai nostri tempi risultava sfondata. Subito dopo l'ingresso c'è una lunga galleria in cemento armato che dà accesso alle postazioni (almeno cinque) e ad una grande camerata per il personale. L'opera è tutta in caverna ed appare incompiuta, priva di macchinari e di installazioni. Le postazioni per le mtg. sono terminate, mentre altre sono rimaste allo stato di scavo e si aprono sulla valle prive della struttura di cemento: forma e dimensioni fanno pensare a postazioni di artiglieria. Credo che il progetto prevedesse un'opera articolata su più piani, infatti dalla galleria principale iniziano scale che scendono dentro la montagna: prive di gradini, parzialmente rimaste allo stato di scavo ma dotate di volta in cemento. Il cemento esterno delle postazioni conservava tracce di mimetizzazione a chiazze sfumate verde e marrone, nonchè vari grossi ganci metallici per il mascheramento esterno forse del tipo a griglia metallica del quale sopravvivevano esempi davvero notevoli in opere a Nord di Malles, all'epoca non riattivate.
Quando attraversavamo in marcia il paese di Schleis-Clusio c'erano alcuni bambini sudtirolesi appostati sul muro del cimitero che ci sputavano addosso e ridevano sgangheratamente.
A proposito dello sbarramento di Malles, posso rivelarvi che nel 1979 a causa dell'improvviso riaccendersi del terrorismo separatista (casi di raffiche di mitra contro caserme) il nostro C.do di Btg. valutò seriamente la possibilità di riutilizzare alcune opere dello sbarramento come sedi di squadre di pronto intervento, pertanto furono ispezionate alcune opere e furono disegnate le relative planimetrie: ciò riguardò particolarmente le opere situate presso la viabilità che portava a Malles e verso Resia, incluso il famoso bunker recentemente raso al suolo. Aggiungo che nel parco sovrastante il paese c'era un'opera dall'aspetto così curato da sembrare riattivata.
1^ Cp. AUC Scuola Militare Alpina.
5° Rgt. Alp.
Btg. Alp. Tiràno.
Btg. Alp. L'Aquila.
Btg. Alp. Morbegno.