È proprio questa eventualità che mi ha fatto precisare, più indietro, come forse l'antiamericanismo sia giusto da un punto di vista per così dire morale e filosofico, ma possa non essere conveniente da un punto di vista pratico.Federico ha scritto:Oggi non è più così: ci sono forze supergovernative che agiscono in questo senso. E pongono i loro affari davanti a tutto. Non si sentono legati ai destini di una Nazione, qualunque sia, ma al contrario usano le nazioni per il loro interesse.
Perchè se davvero quel progetto che taluni magnificano come "la prima civiltà globale", altri accettano come "global governance", e solo pochi temono come "nuovo ordine mondiale" - la massa, al solito, subendo tutto impegnata come è da governi postribolari e campionati pedatori - ha la necessità di distruggere le Nazioni dopo essersene servito contro l'universalismo cristiano, allora - per quanto laidi essi siano - gli USA sono l'ultimo ostacolo che rimanga su questa strada.
In quest'ottica anche il decennio di guerre coloniali che abbiamo visto, apparentemente privo di reali motivazioni, potrebbe esser stato il tentativo - l'ultimo? - di evitare la caduta dell'Impero; e di solito, quando gli imperi ricorrono alle armi, è perchè la situazione è grave e ormai compromessa. Sempre accettando, seppur solo come ipotesi, questa visione, si potrebbe anche spiegare una certa inclinazione del Pontefice regnante per gli Stati Uniti e la loro attuale ideologia: comportamento che troverebbe la sua ragion d'essere nelll'aver compreso che, per quanto ingiusto, tale potere è pur sempre meno ingiusto di quello che già si profila all'orizzonte. Quello che può arrivare a far sì - solo come esempio - che l'appena eletto sindaco della Città Eterna possa innalzare la bandiera di uno Stato estero. E che Stato.
Claudio, non te la prendere per il nostro divagare.
Non lo facciamo con te solo perchè sei tra gli ultimi arrivati (non è un atto di nonnismo, insomma). È proprio tipico nostro: ogni tanto si apre una discussione su cui tutti convergono senza essersi accordati, con ampi sforamenti tematici. Sei ancora fortunato che rispetto a qualche anno fa Hellis sia ingrassato, Nicola e Beppe siano imbolsiti dopo il matrimonio - non fra di loro, eh! - e Abbadia debba combattere su due fronti.
Comunque: cosa intendi per esperimenti nucleari? Solo quelli dove un nuclear device o weapon viene fatto esplodere?
O anche quelli che alcuni Stati possono ormai condurre senza effettiva detonazione di un ordigno atomico? Perchè vietando solo i primi, gli Stati che non hanno possibilità di realizzare i secondi si troverebbero oggettivamente svantaggiati.
In realtà la situazione in cui ci si trova ha una sua causa prima: la mancata applicazione del TNP non da parte di Iran o Nord Corea, ma di quelli Stati già nucleari che sottoscrivendolo si erano impegnati alla progressiva eliminazione dei loro arsenali.
Senza dimenticare che inserire una Nazione nell'Asse del Male non è il modo migliore per rassicurarla...
Mandi.
Luigi
P.S.: Lorenzo e Federico, il modello "Pearl Harbour" è migliore di quello "USS Maine" per innescare un conflitto.
A buon intenditor...