Bah, forse ho vissuto e forse vivo ancora in un mondo tutto particolare;
forse il tempo ha cambiato i miei ricordi, o forse me li fa vedere con piu' nitidezza chissa'...
Io credo che non si possano valutare le persone e le situazioni partendo dalle eccezioni, ma prendendo in esame la regola.
E questo é valido sia per dire che certamente c'é chi presta servizio militare ( credo che ora poca sia la differenza tra i vari modi di farlo ) motivato, credendo in quello che fa e facendolo con entusiasmo, ma é certamente una minoranza.
E me lo dite voi coi vostri post....
Allo stesso modo andare a credere che " una volta" si fosse tutti quanti motivati e belli e felici di andare in marcia in un metro di neve con 30 kili di zaino sulle spalle, dalla mia esperienza e per i miei tempi, é una colossale balla.
Questo sempre per la maggioranza; esistevano certamente anche allora le eccezioni, ma erano in netta minoranza.
Il najone "tipo"cercava, se poteva di sviare la naja vicino a casa, poi non scartava certo la possibilita' di imboscarsi e di saltare marce, guardie ed esercitazioni.
Sto sempre parlando di regola, e ogni regola ha le sue belle eccezioni, oggi, ieri e sempre.
Certo " una volta" era piu' facile "motivare" i naioni...prima di tutto erano molto piu' malleabili, poi erano obbligati, poi ( e qui sono perfettamente d'accordo con voi ) era VITA MILITARE.
Giusto o sbagliato che fosse si doveva obbedire agli ordini,giusti o sbagliati che fossero se non volevi finire a Gaeta, oggi si deve chiedere per favore di tirare giu' un pacco dal camion, le pulizie si danno in appalto eccetera eccetera.....
Quindi sapendo di non avere ...scampo...chiaro che chi aveva un po' di cervello faceva quello che doveva fare...se ragionavi costava molta piu' fatica non farlo e poi....piano piano ti accorgevi che avevi gusto a farlo.
Sapete forse qual'é il mio problema?
Che , credo, io ho fatto proprio l'ultimo periodo di " naja naja "...subito dopo che ho finito, sono cominciati gli stravolgimenti e le rivoluzioni, nelle forze armate e soprattutto negli alpini.
Quindi quelli venuti anche non molti anni dopo di me, hanno trovato un campo completamente diverso...
La mia naja é stata, dal punto di vista della disciplina...delle persone, dei livelli, molto, ma molto simile a quella fatta da mio padre...e forse di mio nonno...
Per la maggior parte di voi...tutto é stato diverso...e quelli che vengono dopo, sono portati un po' a mitizzare quello che é successo prima.
E questo qualche volta lo sento quando racconto storie mie di naja....sento quasi stupore, quasi....ammirazione e invidia...
Ed é quindi quasi inutile che io vi dica che la naja era quel " nebbia schifa" che si legge ne " il cappello" !!!!, la naja era il farsi andare bene tutto, perché intanto quei 15 mesi dovevi farli....
So che il paragone non regge e puo' sembrare blasfemo, ma il ragionamento era simile a quello di chi andava in guerra....anche li' nebbia schifa , governo ladro...ma intanto bisognava andare...non c'erano alternative, o se esistevano erano molto difficili da ..praticare....e ora le guerre sono ricordate per l'eroismo, l'amore di patria e di bandiera...e queste cose erano la minoranza.........
Cosi' la mia naja era epica, come la guerra era gloriosa ed eroica...
La naja era ANCHE epica, come la guerra era ANCHE eroica, ma la maggior parte delle due cose non erano assolutamente degne di tali parole.
Ripeto per non essere frainteso: é un paracarro piu' che un paragone, fatto solo esasperando i concetti per spiegarli meglio.
Tornando alle motivazioni: oggi non ci sono perché non si é militari, ma impiegati del ...catasto... e anche al catasto ci sono impiegati che sono "motivati" e formano la minoranza.....ieri chi era motivato di suo era il caso raro, gli altri andavano avanti con l'orgoglio e lo spirito di corpo che nasce solo quando si affrontano le difficolta' insieme....e difficolta' non sempre vuol dire neve...ghiaccio e simili, a volte le difficolta' piu' difficili da superare sono magare il puzzare dei piedi, o il non uscire la sera, o il non andare in licenza per mesi, o darsi una mano a pulire i cessi, o dare il cambio nel montare la guardia all'amico che usciva con la ragazza....
Oggi queste cose non esistono piu, quindi lo spirito di corpo, il vero spirito alpino puo' essere al massimo ridotto a uno spirito militar guerresco di facciata.
Vi scandalizzate tanto che qualcuno pesti sotto i piedi il cappelo alpino finita la naja ?
Certo che mi fa incazzare, sapete quanto IO tenga al MIO cappello !!!
Ma credete che quando erano "motivati" questo non succedesse ?
Voi immaginate quanti non sanno neppure piu' dove hanno messo il cappello alpino ?
Ho visto anchio gente che pestava il cappello sotto i piedi, qualcuno che l'ha messo nel mucchio del vestiario da consegnare.....
Avete idea di quanti hanno stramaledetto magari durante una marcia schifa...il fatto di essere negli alpini ? PRESENTE !!!!!
E io AVEVO CHIESTO di essere geniere Alpino...potevo essere nel genio ferrovieri, comodo e al caldo...con carriera assicurata...eppure ho chiesto : GENIO ALPINO !!
Ed é capitato anche a me di maledirlo...di trovarmi bagnato, freddo...fame...e comandanti coglioni che ti insultavano...e pensare : maledetto io...chi me l'ha fatto fare...
Le motivazioni vere hanno bisogno di tempo per venire su...non bastano 15 mesi o 10 di naja piu' o meno schifa........
Se prima hai trovato veramente eterno devi digerirlo...devi smaltire i ricordi e smussarne gli angoli che fanno male....
Il mio cappello ci ha impiegato 30 anni a tornarmi in testa...e solo ora...guai chi me lo tocca !!!!
Le motivazioni nascono dentro..in parte sono dentro e dormono...in parte te le fai ...vivendo.
Le motivazioni non si danno facendo cantare inni....o imparare a memopria motivazioni di medaglie d'oro...
Le motivazioni te le danno gli uomini, non i comandanti....
Vedo che nei nostri " motti", come io ho il bellingerante " andumma e sfundumma " voi avete discorsi di comandanti, di massime di gloria e di sacrificio....ma la vera motivazione é un'altra : é l'essere uomini prima che soldati.
Vi trascrivo quello che mi ha scritto il solo vero ufficiale che mi abbia motivato...che abbia motivato con me un bel po' di genieri alpini...e credo capirete il perchè .
All'invio di una foto di un raduno risponde : " Non sono riuscito a individuare i volti dei ragazzi, per il vero appena di tre o quattro anni piu' giovani di me, ai quali in quegli anni ho cercato di insegnare qualche cosa che appartenesse al loro ruolo contingente di soldati della Patria, ma anche ad essere cittadini rispettosi delle regole dell'umana convivenza "
In questo consiste la motivazione piu' grande che un comandante , se ne é capace, puo' dare .
E come finisce quel tenente di tanto tempo fa, per una volta: mandi
Abbadia